sabato 20 maggio 2017

De Lorenzin


Chiudetemi il blog, non me ne frega un cazzo, ma finché ci sarà un grammo rimasto di democrazia in questo paese dovete guardare questo film. Magari solo per capire perché si sono affrettati ad impedirne, anzi proibirne la visione quando qualcuno ha chiesto di poterlo fare pubblicamente in Senato. 
Perché gli urli, gli strepiti e gli svenimenti, se è solo il delirio di alcuni pazzi? Hanno paura di un video, degli omaccioni e donnicciole come i piddini?
Guardate e ragionate con la vostra testa e ricordate il tempo in cui la scienza era scienza, fatta di dubbi e mai di certezze, di controlli, ricontrolli, verifiche e non di maledetto fideismo per cui chi è contro il profitto spacciato falsamente per progresso indiscutibile è un eretico. Il tempo in cui uno scienziato turco potè impedire che la talidomide sconciasse i bambini del suo paese perché non si fidò dei test di una casa farmaceutica tedesca e li compì in proprio, avvertendo le sue autorità nazionali del pericolo.
Guardate il film per scoprire invece che razza di vita di merda sono costretti a fare oggi gli scienziati. A fare ricerca di nascosto come carbonari e con il tribunale dell'Inquisizione sempre pronto a colpirli.
Scoprite che il decreto del PD è copiato pari pari da una legge americana. Per la serie: gliene uscisse una originale, da quelle zucche. Ma già, loro "eseguivano solo gli ordini".

Prima che qualcuno mi faccia incazzare:

Il film non è grillino. Non è complottista. Non è una cavolata. Racconta e soprattutto mostra sofferenze vere di famiglie che meriterebbero risposte e non risolini o puro negazionismo a prescindere.
Gli scienziati che parlano nel film NON SONO ANTIVACCINISTI. Sono per la somministrazione di vaccini singoli, non in ammucchiata. Perché, ad esempio, non è sicuro somministrare il vaccino trivalente MPR (nel film MMR) dato che si tratta di tre virus neurotropi (che sono attratti dalle cellule cerebrali e quelle possono danneggiare) tutti assieme appassionatamente. Il vaccino che De Lorenzin sta facendo diventare obbligatorio, tra l'altro.

La questione del film riguarda l'osservazione che la sindrome autistica, il cui aumento negli Stati Uniti sta diventanto emergenziale, sembrerebbe insorgere proprio in concomitanza con la somministrazione, in una particolare finestra d'età (attorno ai 18 mesi) del vaccino trivalente in oggetto. Ma questa cosa non si può dire. 
Non si può dire che negli USA sono i bambini afroamericani a pagare il prezzo più alto in termini di suscettibilità agli effetti collaterali del vaccino MMR e, in generale, i MASCHI. Infatti l'insider che parla nel film sostiene addirittura che le prove di questa sconvolgente realtà (i bimbi neri più a rischio) sia stata occultata. Sono accuse gravi, che qualcuno non vuole vengano eventualmente rigettate mediante una inchiesta e una ricerca serie e obiettive. La giustizia e il caro vecchio metodo scientifico.
Non si può compiere una ricerca del genere per verificare se questa concomitanza sia una vera causa-effetto oppure no, nel qual ultimo caso occorrerebbe indagare in altra direzione il perché di famiglie che oggigiorno rischiano di ritrovarsi in casa ben due bambini autistici. Evenienza una volta rarissima. Il sospetto è che una eventuale correlazione positiva danneggerebbe le campagne di vaccinazione obbligatoria che vogliono dire soldi sicuri in tasca a BigPharma, paese dopo paese e, forse una bella sfoltita alla sovrappopolazione.
Infatti, perché se è il trivalente MPR ad essere sospetto di insufficiente sicurezza e i medici consigliano in alternativa i vaccini singoli, i governi mettono fuori legge questi ultimi e le case farmaceutiche cessano di produrli, in nome della difesa del loro "progetto MMR"? Non essendovi logica dietro ciò, può esservi solo l'ideologia.

Ah, sul decreto che in Italia porta a dodici (come in USA e nel Reich) i vaccini da somministrare obbligatoriamente ai nostri piccoli pena, pare:
  • la non ammissione nei nidi e asili
  • la solita pena pecuniaria che a "loro" garba sempre tanto
  • la perdita da parte dei genitori della patria potestà (che faranno i giudici, manderanno i bimbi al Forteto?)

e per giunta vorrebbe imporre la vaccinazione obbligatoria ai medici (ci divertiremo, cadrà proprio su questo) sta lavorando un certo Gelli. Nomen omen. 
Girano tanti tanti soldi attorno ai vaccini. Più che in passato
Auguri, rimpiangerete Poggiolini.

Buon sangue marcio.



166 commenti:

  1. applausi! ci vuole coraggio e non ci tiriamoindietronella denuncia.. aborro il pensiero unico e la limitazione della libertà se non lacostrizione... io voglio essere libera di vaccinanre o meno imiei figli...e lo faro'

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  2. Anonimo23:07

    anche ilfattoquotidiano censura i post con link a video di critiche scientificamente solide alla pratica vaccinale odierna, fanno tanta propaganda di essere un giornale senza padroni ma alla fine son come tutti gli altri!

    Alessio

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    1. Anonimo23:51

      c'è sempre il momento in cui ogni "poliziotto buono" diventa solo un "poliziotto come tutti gli altri"
      ws

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    2. Anonimo15:02

      Seeeee, il Fatto ha sempre l' inclinazione a sinistra, è un giornale "sinistro"

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  3. CONVENZIONE DI OVIEDO CONSIGLIO D'EUROPA Convenzione di OVIEDO
    CONSIGLIO D'EUROPA
    anno 1997
    Convenzione per la protezione dei diritti dell’uomo e la dignità dell’essere umano riguardo alle applicazioni della biologia e della medicina
    (Convenzione sui diritti dell’uomo e la biomedicina)
    Art. 5
    Regola generale
    Un intervento nel campo della salute non può essere effettuato se non dopo che la persona interessata abbia dato consenso LIBERO e INFORMATO.
    Questa persona riceve innanzitutto una informazione adeguata sullo scopo e sulla natura dell’intervento e sulle sue conseguenze e i suoi rischi.
    La persona interessata può, in qualsiasi momento, liberamente
    RITIRARE IL PROPRIO CONSENSO.
    IL TRATTATO è VIGENTE
    è stato SOTTOSCRITTO e RATIFICATO dallo stato italiano
    con il dispositivo di legge n. 145 del 28 marzo 2001
    ecco la legge
    http://www.parlamento.it/parlam/leggi/01145l.htm
    ===============================================
    Decreto Presidente Repubblica 26 gennaio 1999, n. 355
    (in GU 15 ottobre 1999, n. 243)
    Regolamento recante modificazioni al DPR 1518/67 in materia di vaccinazioni obbligatorie
    Art. 1
    comma 2. Nel caso di mancata presentazione della certificazione o della dichiarazione di cui al comma 1, il direttore della scuola o il capo dell'istituto comunica il fatto entro cinque giorni, per gli opportuni e tempestivi interventi, all'azienda unità sanitaria locale di appartenenza dell'alunno ed al Ministero della sanità.
    LA MANCATA CERTIFICAZIONE NON COMPORTA IL RIFIUTO DI AMMISSIONE DELL'ALUNNO ALLA SCUOLA DELL'OBBLIGO O AGLI ESAMI
    e molte altre... ecco cosa intendo per libertaà di scelta..oggi mi obbligano ,,ci obbligano ad una follia per dei bambini che in pochi anni devono sottoporsi ad una serei continua di vaccini... si rischia davvero il genocidio... Io so solo che mia madre ci ha sempre mandato ovunque sapesse che giravano epidemie dimalattie esantematiche le abbiamo fatte tutte e siamo stati sanissimi..lei ha fatto il morbillo a 40 anni insieme a noi non è morta è arrivata a 90 anni .. ma stiamo scherzendo con questa frenesia di vaccini come nessuno in Europa??

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  4. Attendo trepidante una nuova epidemia di morbillo come quella di Berlino di un paio di anni fa per vedere tutti gli antivaccinisti portare il pupo dal dottore ed ingrassare Big Pharma.

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    1. Io ho fatto le mie valutazioni e ho scelto di non vaccinare i figli.
      Dopo ben 16 e 14 anni non sono disposto ne a pagare multe da 7500 €, ne alla vaccinazione coatta.
      Diciamo che sono disposto a TUTTO (valuta cosa possa significare tutto) per seguire questa scelta.
      La legge regionale nel 2001 e 2002 dava possibilità di scelta e trovo da idioti che in Europa l'Italia passi a obbligare i cittadini a vaccinare i figli per 12 vaccini, quando la maggioranza dei paesi europei non ha obblighi di vaccinazione, ma lasciano libera scelta.
      Vaccina pure i tuoi pargoli così li proteggi dal morbillo alla prossima finta epidemia, noi di certo non faremo i vaccini, ci cureremo se prendiamo la malattia.

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    2. Cioè fammi capire la tua logica: secondo te una compagnia farmaceutica guadagna di più da un malato che acquista facoltativamente un farmaco, rispetto a chi è sano ma è obbligato ad acquistarlo?

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  5. Anonimo10:59

    La solita reazione isterica fomentata dal solito governicchio. Pure contro la varicella ci vogliono vaccinare. Esagerati!
    Mi permetto di postare una riflessione del solito Claudio Messora.
    http://www.byoblu.com/post/2017/05/19/decreto-vaccini-il-commento-che-sui-giornali-non-leggerete-mai.aspx

    Fartzilla

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    1. La questione reale è: possiamo veramente lasciare la patria potestà a chi non fa vaccinare i figli?
      Perché poi è anche ora di finirla con sta stronzata che sentiamo ogni tre per due: "ai miei tempi tutti si prendevano il morbillo e stavano bene".
      è una balla, che deve essere così riformulata: "ai miei tempi tutti prendevano il morbillo ed il 99.99% delle volte stavano bene".
      Indi, chi rifiuta di vaccinare i figli sta semplicemente facendo una scommessa sulla loro pelle, e soprattutto su quella degli altri.

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    2. Anonimo15:59

      Sì, se le vaccinazioni non sono obbligatorie.
      E molte non lo erano, perché non c'era ragione che lo fossero. La polio faceva molti più danni del morbillo, il vaiolo era un flagello. Malattie come la MMR, in Italia, facevano solo una manciata di morti e rappresentavano un rischio relativamente basso per la salute.

      Per quanto riguarda me, se si fossero limitati ad estendere l'elenco delle obbligatorie alla vaccinazione per il morbillo (vaccinazione singola), avrei anche potuto capire.
      Questi però si impegnano davvero a farsi ridere dietro, perché hanno esteso l'obbligo anche alla varicella e ai meningococchi che sono solo una delle tante cause della meningite. Tassi di mortalità ridicoli, diciamolo.
      E poi una domanda: ma se è così importante vaccinarsi contro le 3 MMR, perché non obbligare anche a vaccinarsi contro l'influenza, che fa circa 1-1.5 morti su 1000, cioè più o meno quanti il morbillo? E che è stata responsabile di pandemie devastanti, come la Spagnola...

      Qualsiasi malattia (fatta forse eccezione per la scabbia) ha un tasso di mortalità, anche solo minimo. Ci vacciniamo per la qualsiasi?

      Intanto che la Lorenzin fa la caccia alle streghe, perché in Italia si vaccinano contro la MMR "solo" l'86% dei bambini, sulle nostre coste sbarcano migliaia di africani, possibili portatori di parassitosi di vario tipo, come la malaria, che è un filo più pericolosa del morbillo, soprattutto in un paese come l'Italia, dove sono presenti i vettori per il suo trasporto.

      Fartzilla

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    3. Se fosse possibile vaccinarsi con un livello accettabile di profilassi per l'influenza, allora avrebbe ragione, ma dato che come le potrà confermare anche il suo medico condotto di virus vettori della medesima ce ne sono decine, e probabilmente non ancora del tutto noti, allora la vaccinazione per la medesima diventa qualcosa di abbastanza futile.
      In effetti la campagna per il vaccino anti influenzale per gli anziani è in larga parte una regalia di soldi pubblici alle aziende. Però su quello nessuno è salito sulle barricate.

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    4. Nessuno è salito sulle barricate perché, probabilmente le è sfuggito, non c'è nessun obbligo di legge.

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  6. Anonimo11:48

    Suggerisco una chiave di lettura per capire il perché di un tale abominio. Secondo me il bandolo della matassa si trova a questo indirizzo: 30 Churchill Place,Canary Wharf, London. Qui si trova la EMA, Agenzia europea per i medicinali, che a breve sloggerà a causa della Brexit. Ed indovinate dove si parla di... trapiantarla? Milano, Italia. 600 dipendenti di alto livello da "segnalare", sistemare, ed un budget di almeno 300mln di €. Oltre a tutto l'indotto più o meno pulito di lobbing&Co. Altro che il puff di Poggiolini ripieno di mazzette: qui gli serviranno divani e divani... :D Venite in
    Italia: questo è il regno del (im)possibile. Questo decreto sembra una prova
    di "buona volontà", un regalo di benvenuto alle big pharma. Si è compiuto il
    loro sogno: vendere medicine alle persone sane. Un caro saluto, C_F.

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  7. Anonimo11:56

    Mi sono guardata tutto il film Vaxxed e mi è nata un'idea che può sembrare folle, ma forse non lo è poi tanto.
    Se l'obbligo di vaccino obbligatorio polivalente viene imposto pressoché in tutto il mondo, come sta accadendo da noi col decreto Lorenzin, questo fatto garantisce l'inoculazione capillare a tutti i nuovi nati di sostanze ritenute indispensabili.
    Si è notato, come mostrato nel film, che una parte significativa di bambini vaccinati in questo modo sviluppa forme più o meno gravi di autismo, malattia praticamente inesistente prima degli anni '30, ma da cui è probabile, dato il trend attuale, che nel 2032 saranno colpiti in qualche misura ben l'80% dei bambini di sesso maschile, è ancora detto nel filmato.
    Tuttavia, la scienza ufficiale rigetta la correlazione, pur rifiutando di condurre studi statistici che comparino l'incidenza dell'autismo tra vaccinati e non vaccinati.
    E' evidente che non tutti i bambini vaccinati sviluppino l'autismo, ma si vuole negare che in alcuni succeda in conseguenza della vaccinazione polivalente. Perché?
    Non sarebbe più logico indagare le cause e eliminare l'effetto collaterale dell'autismo?
    Ma se si ribalta la prospettiva potrebbero immaginarsi scenari addirittura più inquietanti.

    L'autismo può implicare un quadro di isolamento sociale in assenza di ulteriori danni neurologici, cioè può portare al ripiegamento su sé stessi, all'abulia emotiva, all'assenza di empatia, pur preservando le capacità cognitive e operative.
    Se si riuscisse a indurre selettivamente una forma attenuata di autismo, che isolasse l'individuo dal contesto, rendendolo indifferente ai suoi simili, capace per lo più di rispondere solo all'istinto del piacere, ovvero lo si semplificasse psichicamente in modo da reagire in modo prevedibile secondo lo schema stimolo-risposta, si otterrebbe una sorta di automa antropomorfo, quasi uno zombi o un golem, estremamente controllabile da chi sapesse come dirigerlo.

    Insomma, con le vaccinazioni obbligatorie polivalenti, chi trovasse il modo di indurre questa forma attenuta di autismo nelle popolazioni potrebbe contare su di un'umanità psichicamente depotenziata, di individui ripiegati su sé stessi e incapaci di riflettere più di tanto e di sviluppare legami, ma utilizzabili e controllabili in quanto comunque portatori di bisogni da soddisfare e quindi utilizzabili come manovalanza.

    Un'umanità di semi-decerebrati senza legami affettivi e sociali, se fosse questo l'obiettivo di cui sono alla ricerca le élite? Quelle stesse élite che hanno pianificato e stanno attuando l'invasione del terzo mondo nel primo? Se trovassero la formula perfetta per la lobotomia chimica degli esseri umani, la vaccinazione obbligatoria ne sarebbe il veicolo ideale, molto meno rischioso della diffusione virale, perché colpirebbe selettivamente solo chi ne fosse inoculato.

    Pensateci: un'umanità schiava e asservita a un'enclave di semidei padroni del mondo, sotto il suo totale controllo. Nessuna ribellione, nessuno scarto, nessuna rivoluzione.
    Un tema buono solo per un libro di fantascienza. O no?

    Emanuela.

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    1. Anonimo12:14

      "Goldman (della famiglia della Banca omonima) scopre che il nemico smette di combattere quando viene eliminato il 30 per cento della sua gioventù maschile in età militare. Quando un popolo perde il 30 per cento della sua gioventù di leva, non solo è disfatto militarmente per sempre, ma entra in una grave crisi economico-demografica, e la sua popolazione cala."
      Soluzione 30% applicata all' occidente con metodi "soft"... C_F

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    2. Anonimo12:38

      Oooops ecco il link:
      http://www.atimes.com/the-30-solution-when-war-without-end-ends-spengler/

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    3. L'80% dei bambini...voi siete da rinchiudere, sempre che il TSO non sia troppo cogente per voi.

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    4. Alessandra17:40

      @Emanuela: ci ho pensato anch'io - tra l'altro Downing parla di modificazioni del DNA allo scopo di farci diventare sempre meno umani. Insieme al tentativo di far diventare sempre piu' 'umane' le macchine, cio' apre davvero scenari inquietanti.

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    5. Anche lei Matteo starebbe bene rinchiuso, come vede è una questione di punti di vista.

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  8. Mi definisca per cortesia il concetto di "skifezze" che si usano in agricoltura.

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  9. Alessandra16:36

    Uno per esempio, e' il Roundup - manufactured by Monsanto. Le consiglio vivamente di guardarsi con attenzione il video di Graham Downing (se parla l'inglese): non solo parla di vaccini ma anche di OGM e di antibiotici e di come il tutto contribuisca a modificare il nostro DNA - modifiche che poi vengono passate alle generazioni successive. Inoltre, al minuto 8:15 mostra una slide - nelle prime due righe afferma che: "In discussions concerning the state of scientific knowledge, the Institute of Medicine (IOM) concluded that it was plausible that only 4 per cent of interventions used in health care have strong strong evidence to support them".
    Mi faccia sapere se ha bisogno che glielo traduca :-)

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  10. Il film Vaxxed è stato scritto e diretto da Andrew Wakefield, lo stesso medico autore dello studio fasullo che stabiliva la presunta correlazione tra il vaccino MPR e l'autismo. Questo è quanto dice Wikipedia riguardo a Wakefield (https://it.wikipedia.org/wiki/Andrew_Wakefield):

    "Andrew Jeremy Wakefield (1957) è un ex medico e chirurgo britannico, conosciuto principalmente per una pubblicazione scientifica fraudolenta del 1998 in cui sosteneva la correlazione, oggi smentita, tra il vaccino trivalente MPR (morbillo, parotite, rosolia) e la comparsa di autismo e malattie intestinali.

    Lo studio fu presto ritirato: si scoprì che Wakefield era stato pagato per alterare i risultati al fine di supportare una serie di cause giudiziarie intentate da un avvocato contro le case farmaceutiche produttrici dei vaccini. Inoltre si scoprì che Wakefield aveva brevettato un sistema di vaccini separato per sostituire il trivalente che aveva additato come causa dell'autismo."

    Se pensate che le informazioni riportate siano scorrette, potete modificarle direttamente su Wikipedia, cercando fonti affidabili. Fino a prova contraria, state facendo solo disinformazione.

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    1. Questo particolare me l'ero perso.
      La ringrazio molto per l'attenzione.

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    2. Luigi, perché non ti informi prima di sparare cazzate, tipo il citare Wikipedia come se fosse una rivista scientifica? Se tu fossi informato e soprattutto aggiornato, sapresti che le accuse contro il pool di tre scienziati del quale faceva parte Wakefield fu scagionato dalle accuse di falsificazione e che lo studio non era affatto fasullo, come risulta dalla revisione del processo. Wakefield rinunciò alla revisione perché si era speso tutti i soldi in avvocati e non poteva permetterselo. Capita, quando non sei spesato di tutto punto dalle multinazionali.
      Hai guardato il film? No perché tu sei superiore e ti basta la voce del padrone, ovvero Wikipedia. Meriti 24 vaccini in una volta sola.

      @Matteo
      Ti sei messo al suo livello.

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    3. Avete visto il film Vaxxed? Lì è spiegato chi è il dott. Wakefield, un gastroenterologo, e perchè è arrivato alla associazione di autismo e vaccino MPR. Le pubblicazioni fraudolente le ha fatte il CDC di Atlanta per insabbiare le evidenze emerse dalle ricerche sui danni da vaccini.
      Nel film è spiegato chiaramente incluse le audizioni davanti al congresso USA.

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    4. Cara Barbara, mi vanto di essere una persona razionale.
      Indi, se mi si dice che l'autismo colpirà l'80% dei bambini A PRESCINDERE non do credito a tutto il resto del ragionamento.
      Nemmeno la peste nera, il vaiolo o la tubercolosi, che pure hanno mietuto millanta vittime, hanno mai avuto una simile epidemiologia.
      Si tratta di numeri ridicoli atti a spaventare la povera gente che giustamente teme per la salute del figlio.
      Queste persone, semplicemente, non hanno capito che vivere in società comporta anche farsi delle domande del tipo: sono disposto a vaccinare mio figlio anche se è perfettamente in salute per prevenire un morbillo che possa potenzialmente danneggiare il suo compagno di classe gracile e malaticcio?
      Se la risposta è no, a me può anche andare bene, anche se il darwinismo sociale credevo fosse attribuito ai perfidi nazisti.

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    5. Cara Barbara, ti leggo non spessissimo ma da diverso tempo. Generalmente apprezzo le tue analisi non scontate. Talvolta non mi trovo d'accordo con te ma la lettura dei tuoi post mi è comunque sempre di stimolo per considerare le vicende di cui si parla da prospettive differenti dalle mie. Qualche volta ho rivisto le mie posizioni o quanto meno le ho ammorbidite, ed è bello che dal confronto si esca arricchiti in qualche modo. Sull'argomento vaccini purtroppo non sono mai riuscita ad interagire con le tue posizioni. In passato mi sono astenuta dall'intervenire, oggi non riesco a farlo. Dal mio punto di vista (perdonami se mi permetto, ma spero che queste critiche possano essere costruttive per te quanto le tue posizioni in collisione con le mie lo sono state per me), la modalità con cui esponi le tue ragioni in questa circostanza sono eccessivamente emotive, irrazionali, annebbiate dal pregiudizio; vero che il tuo stile è "emotivo", d'impatto, questa volta tuttavia la comunicazione sensazionale prevarica completamente il contenuto che si riduce a ben poco: un film.
      Tralascio di dilungarmi sulle misure adottate dal ministro della sanità che trovo eccessive e controproducenti rispetto all'obiettivo che vogliono raggiungere (pur riconoscendo che la responsabilità della Lorenzin è tutto sommato limitata: si tratta dell'estremo rimedio, di una toppa, e pure insufficiente, alla situazione degenerata che si è raggiunta nel tempo, strumentalizzazioni politiche da ambo le parti comprese). Vorrei invece focalizzare l'attenzione sulla risposa che hai dato al lettore che riporta le notizie che ha trovato online.
      Francamente a me non risulta né che Wakefield sia stato scagionato durante la revisione del processo, né che sia stato riabilitato dall'ordine dei medici che lo aveva radiato, né che Lancet (che aveva inizialmente pubblicato il suo studio ricusandolo poi con un intero editoriale di scuse per la "buccia di banana") abbia mai pubblicato nulla in proposito.
      Se hai qualche link a documenti ufficiali che ne parlano ti sarei assolutamente grata se potessi pubblicarli o inviarli in pvt. Ti garantisco che sono dispostissima a cambiare idea se mi si dimostra che sbaglio, come lo sono sempre.
      Mi risulta invece che da alcuni anni sia stato dimostrato a livello di ricerche strumentali ciò che emergeva a livello statistico: l'assenza di correlazione tra vaccinazione trivalente e insorgenza delle sindromi dello spettro autistico. Sono stati condotti studi che hanno dimostrato come in soggetti affetti da tali sindromi sia presente un'alterazione dell'organizzazione strutturale corticale in alcune aree dell'encefalo, principalmente aree associative. Attraverso risonanze magnetiche cerebrali eseguite su questi ragazzi e studi comparativi su feti morti, è emerso come queste alterazioni compaiano in epoca prenatale, già dall'inizio del secondo trimestre di gravidanza. Le cause non sono ancora state individuate con certezza ma solo ipotizzate: oltre ad una predisposizione genetica, sempre possibile, si è ipotizzato il ruolo di inquinanti ambientali, dei sempre verdi metalli pesanti, dei pesticidi, di virus, sostanze chimiche, farmaci, con cui la madre può venire a contatto durante la gravidanza.
      Tutto ciò porterebbe ad escludere il ruolo dei vaccini nella patogenesi di questa terribile malattia.

      Rimanendo sulla dialettica, quello che volevo farti capire è che non puoi criticare un commentatore che cita wikipedia "come se fosse una rivista scientifica" e contrapporgli... il film che ha come protagonista lo stesso "imputato/vittima". Che valore può avere quello che dichiara Wakefield in un film su se stesso? Se proprio vogliamo metterla sul piano della credibilità. Mi sarei associata comunque al punto di vista di Matteo, ma di fronte ad una risposta del genere..

      Spero davvero che ci sia qualche documento che mi smentisce.
      Grazie.
      Chiara Forlì.

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    6. Anonimo21:54

      "For the reasons given above, both on general issues and the Lancet paper and in relation to individual children, the panel's overall conclusion that Professor Walker-Smith was guilty of serious professional misconduct was flawed.."

      "The end result is that the finding of serious professional misconduct and the sanction of erasure are both quashed"

      http://www.bailii.org/ew/cases/EWHC/Admin/2012/503.html

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  11. Concordo sui distinguo tra vaccino e vaccino e tra modalità/tempi di somministrazione e modalità/tempi di somministrazione.Più che altro si intravede un futuro in cui la sanzione di 7500,00 euro (disastrosa per qualunque famiglia popolana) e la perdita della patria potestà potrebbero essere comminate anche per mancato voto al partito unico... o meglio al Partito Definitivo...

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  12. Non ne ho bisogna gentile signora: per lavoro devo conoscere l'inglese.
    E pensi un Po, sono laureato in chimica indi forse riesco a capire quello di cui si parla senza bisogno di "esperti alternativi".
    Indi, dato che lei ammette tranquillamente di essere "quasi vegana" (ovvero misantropa ed antinatalista), e che nutre sospetto verso le "skifezze che si usano in agricoltura", ma anche verso gli OGM (il che è una contraddizione di cui probabilmente non si è resa conto), immagino che lei auspichi il ritorno ad una agricoltura di tipo pre-industriale.
    Bene, posso essere anche d'accordo ma vorrei che mi levante un dubbio: per eliminare quella parte di popolazione che non potremo sfamare è meglio un bombardamento terminucleare oppure l'eutanasia per gli overdose 60?

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  13. A me questi politici fanno talmente schifo che non ho più parole.

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  14. Alessandra18:05

    l'associazione 'quasi vegana'= misantropa ed antinatalista e' quanto meno sorprendente. Complimenti per la logica! :-)

    Non credo neanche che una laurea in chimica sia l'equivalente di una in genetica o medicina - poi magari per lei si' :-). Siccome invece io non possiedo nessuna di queste, mi limito ad ascoltare chi e' del mestiere e non e' in nessun modo connesso all'industria farmaceutica come Downing il quale, pur avendo insegnato ad Oxford, si dedica adesso alla medicina alternativa. Il mio medico e' un naturopata svedese che, essendo skifato dal professare la scienza 'medica' dopo aver fatto l'oncologo per anni, si e' poi specializzato in medicina naturale - lo vedo circa ogni 18 o 24 mesi.

    Io non so come fare a sfamare tutta quella parte dell'umanita' che adesso non ha abbastanza pero' forse se non si spendessero tante risorse in armamenti una soluzione si potrebbe trovare. Per il momento mi limito a contribuire seguendo una dieta il piu' possibile priva di alimenti di origine animale.

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  15. Ah, il "naturopata".
    Poi ovviamente la retorica sulle spese per armamenti.
    Ovviamente, lei non contribuisce ad una beneamata minchia, ma crede di essere superiore per il fatto che sogna genocidi.
    La domanda che le ho fatto è molto semplice, veda di non sviarla: agli inizi del 20esimo secolo un ettaro di terreno coltivato a mais rendeva in media 20 quintali di raccolto. Oggi siamo intorno ai 120 quintali, con un aumento della resa agricola stimata (da un secolo a questa parte) intorno al 5% annuo. Nello stesso periodo di tempo, la resa di una vacca da latte è passata dai 7 litri al giorno ai 10 di media, fino ai 70 di alcune grosse esemplari. Vorrei che mi spiegasse il modo più efficiente per ammazzare quei 5 o 6 miliardi di eccedenze che abbiamo.
    E non c'entra non mangiare animali, come forse capirà da sola.
    O forse no.

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  16. Alessandra21:47

    Sicuramente sono essere superiore a lei, che e' un gran maleducato.

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  17. È ovvio che è migliore, del resto segue la forma più massiva in assoluto di anticonformismo esistente.
    Buona serata e buon genocidio.

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  18. "Il film non è grillino. Non è complottista. Non è una cavolata..."
    Un film che vuole informare sulla correlazione nascosta tra vaccino ed autismo scritto e diretto proprio dal cialtrone che si è inventato quella correlazione, smentita fino alla nausea, come lo definisci?

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    1. Mi potrebbe citare uno studio che smentisce fino slla nausea questa tesi, ho un po' la sindrome di san Tommaso.

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    2. @Ettore

      Un'altro che ha letto Wikipedia.
      Raus.

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    3. @Barbara
      Raus, ma accidenti che paladina della libertà di pensiero e di espressione! Comunque hai sbagliato, sono un ricercatore, mi occupo da trent'anni di meccanismi di cancerogenesi, di biologia dei tumori e di tossicologia.
      Ah, e non lavoro per big Pharma. Big Pharma mi sta pure sulle palle, pensa tu..

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    4. @Stefano Cortesi
      Prego e buona lettura!

      The vaccine-autism connection: a public health crisis caused by unethical medical practices and fraudulent science.
      http://journals.sagepub.com/doi/abs/10.1345/aph.1Q318?url_ver=Z39.88-2003&rfr_id=ori%3Arid%3Acrossref.org&rfr_dat=cr_pub%3Dpubmed&

      Wakefield's affair: 12 years of uncertainty whereas no link between autism and MMR vaccine has been proved
      http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0755498212003296

      Lack of association between measles-mumps-rubella vaccination and autism in children: a case-control study.
      http://insights.ovid.com/pubmed?pmid=19952979

      Fear, misinformation, and innumerates: how the Wakefield paper, the press, and advocacy groups damaged the public health.
      http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0264410X10002203

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    5. Signor Ettore, lei sarà sicuramente in buona fede, come lo saranno anche i molti suoi colleghi, medici e ricercatori, che nutrono più di qualche dubbio, sulla necessità inderogabile di assumere alcuni vaccini, rispetto al grado di emergenza sanitaria riscontrato e soprattutto rispetto agli effetti collaterali che potrebbero insorgere in seguito ad una loro assunzione massiva, così come previsto dallo scellerato disegno del Governo italiano.
      Detto ciò lei sarà così intelligente da comprendere che non tutte le persone di questo mondo agiscono sempre in buona fede, soprattutto quando dietro al businnes farmacologico girano cifre da capogiro. Ma un uomo di scienza, quali vantaggi avrebbe nello schierarsi con la pletora dei contrari ai vaccini o comunque fra coloro che nutrono molti dubbi nel loro utilizzo indiscriminato?
      Ci pensi su...

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  19. Effettivamente mi sembra un po' maleducato, ma se lei vuole si rimpinzi di ogm, sicuramente le fanno bene, a quanto pare farà bene anche alla sua discendenza, faccia il trivalente e l'esavalente ai suoi figli, non si preoccupi, ma nessuno per dio deve essere obbligato a vaccinarsi o a mangiare della merda.

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  20. Alessandra12:22

    Segnalo anche questo: https://autismovaccini.org/2015/10/21/vaccini-scienza-coscienza-e-complottismo/
    E' un articolo un po' vecchio ma vale la pena leggerlo, dato che e'scritto da un medico madre di un bimbo autistico.

    Poi c'e' questo: http://vaccinationcouncil.org/media/Vaccines-Get_the_Full_Story.pdf, che e' un documento dell' International Medical Council on Vaccination compilato da un team di 80 (ottanta) medici e ricercatori con varie specilaizzazioni. C'e' una lista di malattie di provata associazione con i vaccini - non solo l'autismo! - come pure di effetti collaterali. Nel documento si possono anche trovare links ad altri studi e pubblicazioni.

    Fatemi sapere se serve altro e cerchero' di accontentarvi :-)

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  21. Premessa uno: di scienze naturali, tutte, so zero. Medicina, genetica, chimica, biologia, fisica: zero via zero. A puro buonsenso (e in questo campo il buonsenso non solo non basta, ma può far prendere cantonate tremende) mi sembra che:
    a) vaccinare contro le malattie più diffuse è una buona idea
    b) qualsiasi vaccino, come qualsiasi medicina, avrà certo sia margini di inefficacia, sia effetti collaterali sgraditi
    c) si tratta di vedere il rapporto costi/benefici, e l'unica fonte che può definirlo in modo attendibile è il parere prevalente nella comunità scientifica, sulla base del quale l’autorità politica può fare la sua valutazione del rischio sociale.
    d) sinora, nei paesi industrializzati, mi pare che il rapporto costi/benefici dei vaccini sia più che accettabile: sono quasi sparite malattie molto gravi. Poi certo, se il vaccino è efficace e innocuo al 99% e il caso di tuo figlio ricade nell'1% in cui è inefficace e/o dannoso, non te ne frega niente del restante 99% a cui è andata bene. Tremendo, ma la vita è fatta così.

    Premessa due: però sono sospettoso. Quando le autorità costituite mondialiste avviano una campagna mediatico-politica, do per scontato che il fine dichiarato non è MAI quello vero, perché il loro modus operandi è l’ingegneria sociale applicata by stealth, vulgo la manipolazione della percezione e la riconfigurazione della mentalità di massa con la guerra psicologica, per mezzo di campagne mediatiche che conducono a innovazioni normative, spesso per non dire sempre produttive di inversioni destrutturanti della norma, come ad es. il matrimonio omosessuale. Dunque, cerco di capire qual è l'obiettivo reale dell’operazione e la logica che la sottende. Vediamo il caso in esame.
    [segue]

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    1. [segue dal post precedente]

      1) C'è una sproporzione enorme tra pena, infrazione e rischio sociale. Anche accettando a scatola chiusa la posizione ufficiale conforme la quale l'antivaccinismo è al 100% falso e dunque pericoloso, il rischio sociale presentato dagli antivaccinisti è molto piccolo. La posizione largamente prevalente nella comunità scientifica, e dunque tra i medici, e di conseguenza tra le famiglie che di solito, com’è naturale, dei medici si fidano, è vaccinista. Se un 5 o un 10% (valutazione largamente per eccesso) di famiglie smettesse di vaccinare i figli, mentre il 90-95% continuasse a vaccinarli, NON potrebbero verificarsi vere e proprie epidemie o pandemie dei morbi dai quali i vaccini proteggono, perché a) non tutti i non vaccinati si ammalerebbero b) tutti i vaccinati sarebbero protetti dal vaccino. Si ammalerebbe una piccola percentuale di bambini, una percentuale ancor più piccola subirebbe seri danni alla salute, una percentuale ancor minore morirebbe. E’ sempre terribile, la morte di un bambino. Però, dal 1978 (legalizzazione dell’aborto) al 2015, in Italia sono stati abortiti 5.729.709 bambini. Sempre nel 2015 (87.639 aborti, in calo rispetto agli anni precedenti grazie alla pillola del giorno dopo che fa abortire ma nelle statistiche non figura) su ogni 1000 nati ci sono stati 185 aborti, quasi il 20%. (Dati Istat). Vista la curva demografica preagonica della popolazione italiana, questo sì che è un rischio sociale elevato. Però, non solo le autorità costituite non prendono alcun provvedimento per far diminuire gli aborti, ma le istanze educative più potenti lo presentano come un diritto assoluto e arbitrario della donna (cosa che NON è secondo la legge in vigore in Italia, perché è condizionato, in teoria, dallo “stato di necessità” della gestante); e addirittura, negli ultimi tempi, conducono una vasta campagna intesa a proibire, comminando gravi pene ai refrattari, l’obiezione di coscienza dei medici; con l’obiettivo strategico di escludere preventivamente dall’esercizio della professione medica, in futuro, chiunque abbia qualcosa da obiettare in materia di aborto, prossimamente anche di eutanasia, e in generale di tutti trattamenti medici intesi a uccidere, negli ultimi duemilacinquecento anni proibiti ai medici dal giuramento di Ippocrate.
      Domanda: lo scopo reale della campagna contro gli antivaccinisti è davvero la difesa della salute e della vita dei bambini?
      [segue]

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    2. [segue dal post precedente]

      2) A fronte di un rischio sociale molto piccolo, si commina una pena enorme: la perdita della patria potestà per chi non vaccina i figli, l’emarginazione sociale per i bambini non vaccinati (impossibilità di accedere all’istruzione obbligatoria), la radiazione per i medici antivaccinisti. Ricordo che nel momento di maggiore incandescenza delle guerre di religione europee, quando entrambi i campi erano profondamente persuasi che l’appartenenza al campo religioso avverso avrebbe provocato, salvo intervento dell’imperscrutabile misericordia divina, la dannazione eterna (in cui credevano sul serio) dunque qualcosa di ben peggiore e più irrimediabile di una malattia anche mortale, nessuno, ripeto NESSUNO, né in campo cattolico né in campo protestante, ha MAI anche solo PENSATO di togliere la patria potestà agli eretici. Bruciarli sul rogo, sì, convertirli a fil di spada, sì, sterminare i refrattari, sì: togliergli la patria potestà, no. Quando Luigi XIV revocò l’Editto di Nantes, costringendo i protestanti francesi a scegliere se convertirsi al cattolicesimo nel giro di un’ora, con l’assistenza spirituale dei dragoni a spada sguainata, o a fare fagotto e lasciare la Francia, NON gli sfiorò la mente l’idea di revocare la patria potestà ai genitori protestanti: e avrebbe potuto benissimo farlo.
      Domanda: perché, tra le tante pene anche gravi che poteva comminare agli antivaccinisti, l’autorità costituita ha scelto proprio la revoca della patria potestà?
      [segue]

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    3. [segue dal post precedente]

      3) E’ ben noto anche agli ignoranti come me che le innovazioni scientifiche, e in generale le nuove acquisizioni in tutti i campi del pensiero, incontrano sempre forti resistenze, variamente motivate, da parte dell’opinione consolidata prevalente. In campo medico, celeberrima la vicenda davvero straziante del dr. Semmelweiss, al quale Céline dedicò la sua tesi di laurea. (v. qui: https://it.wikipedia.org/wiki/Ign%C3%A1c_Semmelweis). Notevole il fatto che il motivo nobile e moderno della (fortissima) resistenza opposta a Semmelweiss dalla comunità scientifica fosse il seguente : Semmelweiss si era accorto che se il medico, dopo aver operato una dissezione, aiutava una donna a partorire limitandosi a lavare le mani ma senza disinfettarle con l’acqua di calce, la partoriente si ammalava di « febbre puerperale », e quasi sempre ne moriva. Semmelweiss non disponeva di alcuna prova scientifica del contagio microbico (mancava una ventina d’anni alle scoperte di Pasteur). Aveva fatto un semplice rilievo empirico, confrontando il tasso di mortalità delle donne che partorivano con il solo aiuto delle ostetriche, e di quelle che partorivano con l’aiuto dei medici del migliore ospedale di Vienna, dove tutti i medici operavano abitualmente dissezioni nel quadro dei corsi di anatomia; e prima di intuire la verità, aveva fatto ipotesi assurdo-fantasy, tipo gestanti traumatizzate dal cappellano dell’ospedale che recando l’estrema unzione ai moribondi, passava, scampanellando jettatorio, per i corridoi dell’ospedale. Per la comunità medica viennese (non ghanese o lappone), l’ipotesi di Semmelweiss odorava di oscurantismo medievale, perché postulava l’esistenza di una possibilità di trasmissione delle infezioni totalmente indimostrabile sul piano scientifico, e pericolosamente simile alle teorie magico-astrologiche degli “influssi”, tipo l’idea che la peste la diffondono gli untori. Il suo principale oppositore fu un grande e vero scienziato, Rudolf Virchow, il padre dell’istologia moderna (uno scienziato senza paragone più grande di Semmelweiss).
      [segue]

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    4. [segue dal post precedente]

      3.1) E’ poi certo vero che per un Semmelweiss che scopre una verità senza poterne fornire le prove scientifiche, ci saranno cento illusi o cialtroni che scoprono o fanno finta di scoprire una verità che invece è una sciocchezza, magari anche molto pericolosa. Però su una cosa si può contare a occhi chiusi: che la comunità scientifica opporrà una forte resistenza a entrambe, sia alla verità indimostrabile, sia alla sciocchezza indimostrabile. E’ probabile che la verità indimostrabile, prima o poi, sarà dimostrata; mentre la sciocchezza indimostrabile non sarà MAI dimostrata, e anzi prima o poi sarà confutata inequivocabilmente. Dimostrazione e confutazione saranno eseguite entrambe, prima o poi, in conformità al metodo proprio della disciplina interessata: il metodo scientifico.
      Il requisito preliminare di ogni ricerca scientifica, in qualsiasi campo e disciplina, è la libertà di ricerca. Il metodo scientifico, anzi, serve anzitutto a liberare il ricercatore stesso, per quanto possibile, dai suoi pregiudizi, dalle sue convinzioni ideologiche, dalle sue speranze e dalle sue paure, grazie al vaglio rigoroso del metodo sperimentale, o dell’esame filologico dei documenti e delle fonti, etc. ; in modo da farlo attingere a una rappresentazione del reale il più possibile integrata alla realtà (è impossibile all’uomo attingere direttamente alla realtà, che conosciamo solo attraverso rappresentazioni più o meno approssimative).
      Che cosa accade alla libertà di ricerca, quando avanzare ipotesi che contrastino con l’opinione consolidata prevalente della comunità scientifica interessata diventa un reato gravemente punito dalla legge?
      Ha fatto bene al progresso della fisica la condanna comminata a Galileo dal Tribunale della Santa Inquisizione? Io non direi.
      Fa bene al progresso della ricerca storica sulla IIGM comminare anni di galera e la morte civile a chiunque si discosti dall’interpretazione dello sterminio nazista fornita dal Tribunale di Norimberga? Io non credo.
      Fa bene al progresso della ricerca sociologica o psicologica distruggere la carriera dei sociologi o degli psicologi che presentino lavori scientifici nei quali si argomenti che l’omosessualità è perversione e non norma, o che i figli di coppie omosessuali incontrano problemi di vario tipo in misura e percentuale maggiore rispetto ai figli di famiglie normali? Io penso di no.
      Faccio notare, per concludere, che Semmelweiss è impazzito, perché sapeva di aver ragione, vedeva morire le pazienti, e nessuno gli dava retta. Però la comunità scientifica che lo ha fatto impazzire NON lo ha radiato dall’albo.
      Domanda: radiando dall’albo i medici antivaccinisti, l’autorità costituita vuole davvero difendere la scienza?
      [segue]

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    5. [segue dal post precedente]

      4) E adesso veniamo a che cosa vuole fare davvero l’autorità costituita mondialista con questa campagna per l’eradicazione degli antivaccinisti. Tanto per stare in tema: quanto segue sono ipotesi prive di prova scientifica, perché per fornirne la prova scientifica dovrei consultare fonti e documenti che o non ci sono proprio, o se ci sono non ho cercato perché ho anche altro da fare nella vita, o che magari ci sono, non ho cercato ma anche cercando non troverei perché sono riservati.
      Diciamo che mi limito a un rilievo empirico a occhio e croce sull’esempio del dr. Semmelweiss, e che male che vada mi prenderò del complottista. C’è di peggio, del mio equilibrio psichico per ora non mi lamento, quindi avanti con le ipotesi. Cosa vogliono fare con questa storia, i mondialisti?
      a) Far abboccare l’opposizione (noi, cioè tutti coloro che non gradiscono, a vario titolo, il mondialismo) al prelibato amo “sostegno unanime e stentoreo a una pratica medica indimostrata, antiscientifica, pericolosa, che fa male o addirittura uccide i bambini” = “NOI powers that be siamo scientifici, moderni, progressisti e ragionevoli, e proteggiamo anzi salviamo i vostri bambini da orrende malattie e forse dalla morte; LORO oppositori populisti/fascisti/reazionari sono oscurantisti, antimoderni, sconsiderati, irresponsabili che fanno ammalare o addirittura uccidono i vostri bambini. Voi da che parte state?”. (Questo obiettivo vien raggiunto a prescindere dalla esattezza scientifica delle posizioni vaccinista e antivaccinista, quel che conta è che la posizione vaccinista è largamente prevalente e nel senso comune la più ragionevole).
      [segue]

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    6. [segue dal post precedente]

      b) Affermare nei fatti che la decisione di ultima istanza in merito a quel che è scientifico o non è scientifico NON spetta alla comunità scientifica, ma al decisore politico, che la implementa SENZA passare dal vaglio parlamentare, ma motu proprio, con provvedimenti di tipo giuridico-amministrativo.
      c) Affermare la corrispondenza biunivoca tra legittimità politica ed esattezza/certezza scientifica. E’ politicamente legittimo quel che è scientificamente esatto/certo, ed è scientificamente esatto/certo quel che il decisore politico decide sia scientificamente esatto/certo. E’ un circolo vizioso indispensabile quando la legittimazione fondamentale del potere politico NON provenga dalla sovranità popolare, come esplicitamente affermato nelle Costituzioni occidentali tutte, ma debba venire dal monopolio del sapere tecnico-scientifico, come implicitamente affermato nella costituzione materiale di tutti gli organismi sovrannazionali di ispirazione mondialista. C’è una analogia perfetta con la condanna di Galileo: Urbano VIII NON eccepiva sulla validità della teoria eliocentrica in quanto tale, eccepiva sulla pretesa di Galileo di dichiararla “Vera”: e la legittimazione fondamentale della Chiesa è la custodia dell’unica Verità (per l’epistemologia moderna, ha ragione Urbano VIII, torto Galileo, perché “verità” è un concetto filosofico o religioso, mentre la scienza può fornire solo esattezze o certezze).
      [segue]

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    7. [segue dal post precedente]

      d) Affermare che l’adattamento dei cittadini alla opinione scientifica prevalente e insieme alla opinione politica prevalente, che la definisce e ufficializza, è obbligatorio a norma di legge. Il potere politico legittimato dalla scienza e che reciprocamente legittima la scienza NON riconosce alcuna norma, autorità, potere, diritto, istanza superiore, tant’è vero che può arrogarsi il diritto di infrangere una norma e un diritto naturale la cui origine si perde nella notte dei tempi, quale la patria potestà (NB: ne erano privi soltanto gli schiavi). Non è “in errore”, il genitore che non si adatta alla opinione scientifica legittimata dal potere politico: egli E’ INDEGNO di essere genitore, allo stesso titolo del genitore che sevizia atrocemente o vende i suoi figli. Singolare il fatto che sia DEGNO di essere genitore chi il figlio lo commissiona e lo compra (se poi lo vaccina, certo). Qui c’è anche un altro bel colpo basso alla famiglia eteronormata e all’autorità paterna, due tra i principali nemici e ostacoli del mondialismo, perché a) la differenza tra maschio e femmina che dà luogo alla generazione è costitutiva dell’intera cultura umana, a partire dal linguaggio, che è un sistema di differenze, norme e gerarchie b) il padre svolge il ruolo normativo e strutturante di porre fine alla fusione immaginaria tra il bambino e il corpo materno, introducendolo nel mondo delle differenze, delle gerarchie, della soddisfazione differita, della sublimazione del desiderio, in breve del limite, della legge e della cultura (che senza legge, cioè senza norma, gerarchia e differenze proprio non esiste). Il “complesso di Edipo” è questa cosa qua, non il bambino che si vuole scopare la mamma, cosa assurda visto che il bambino non sa cos’è “scopare” e finché non parla non sa neanche cos’è “mamma”: sa che in quel corpo c’è la soddisfazione immediata di tutti i suoi bisogni e desideri, e quindi c’è la sua onnipotenza (immaginaria). Never forget: tutto ciò che limita, differenzia, struttura è nemico del mondialismo, perché il mondialismo invece rifiuta e distrugge limiti, differenze e strutture: tutti (ma proprio tutti; quando vi dite “ma dai, questo no, non ci credo” vi sbagliate).
      e) Last but not least, tastare il polso al popolo e vedere se manda giù anche questa. Se la manda giù (e la manda giù) si aprono sterminate prospettive di implementazione delle più fantasiose innovazioni anomiche, delle più stupefacenti inversioni della norma e dei valori, col male spacciato per bene e con la distruzione spacciata per costruzione.
      Aggiungo che per trovare plausibile questa mia analisi degli obiettivi perseguiti dai powers that be, non c’è alcun bisogno di postulare l’esistenza, nel Ministero della Sanità italiano, di un esoterico Concistoro degli Incappucciati mondialisti & malvagi. Non credo proprio che ci sia, ci sono dei funzionari più o meno competenti e un ministro che, se non ricordo male, non solo non è laureato in medicina ma non è laureato e punto. Ci sono invece dei moduli, nel senso architettonico della parola, o dei templates, quelli sì elaborati da agenzie private e pubbliche piene di accademici e professionisti bravissimi, addette all’ingegneria sociale by stealth. Di lì, i moduli o templates vengono trasmessi giù giù per li rami fino alla Lorenzin e associati, i quali li applicano perché sono già lì prefabbricati, sono già predisposti per la diffusione nei media, incontrano un diffuso consenso popolare perché l’opera di manipolazione delle percezioni e delle mentalità è già molto avanzata, e insomma funzionano molto bene.
      Morale: stiamo in campana, ragazzi. Non abbocchiamo sempre.
      Fine

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    8. Anonimo14:53

      Caro Buffagni alla fine della tua kilometrica dissertazione ti sei risposto da te: ormai è certo dalla pregressa esperienza, ogni volta che le elites imbastiscono una campagna mediatica lo fanno solo per fottere il popolo. timeo danos et dona ferentes !
      ws

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    9. Sintesi esemplare, caro ws. Però, se permetti, come nell'Iliade e nell'Odissea conta anche il viaggio per arrivare al capolinea, che è indubitabilmente quello che tu sintetizzi. Se non facciamo ogni volta il viaggio, e non spieghiamo a noi stessi a soprattutto al popolo, siamo fottuti noi e lui.

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    10. Alessandra15:34

      Mi permetto di fare qualche obiezione al tuo ragionamento, partendo dal fatto che secondo me ci dev'essere liberta' di cura - a questo proposito segnalo che e' stato organizzato un convegno a Firenze per il 3 di giugno. La medicina non e' una scienza esatta (non me ne vogliano gli ortodossi, pero' e' cosi'), come dimostra la mia esperienza personale - fui operata di tonsille, cosa che adesso non si fa piu' - ed altri innumerevoli casi, tipo quello che menzionava Barbara sulla talidomide. Inoltre, come sostiene Downing, citando fonti, solo il 4% di interventi di salute pubblica sono supportati da forti evidenze scientifiche. Su queste basi non si puo' imporre la cura - per fare un esempio spicciolo, non e' la stessa cosa che essere multati per guidare la macchina con i freni rotti. Senza contare il conflitto d'interesse che spesso insorge in chi, tra la comunita' scientifica, ha legami con le case farmaceutiche (sorvoliamo sulla classe politica), ed anche di questo abbiamo innumerevoli esempi.


      L'altra assurdita' e' obbligare il paziente alla cura pero' facendone assumere la responsabilita' al paziente stesso. E' assurdo! Al limite, accetto il contrario: lo stato propone la cura ed il paziente la rifiuta assumendosene la responsabilita', cioe' se si ammala non si deve aspettare di essere curato gratis. Detto questo, bisogna anche valutare se il rischio vale la candela: se vaccinarsi implica, come sostengono alcuni medici, il rischio di sviluppare allergie (credo quello che e' successo a me), allora puo' essere anche accettabile - pero' e' sempre il paziente che decide o chi per lui, fermo restando che dev'essere informato adeguatamente. L'autismo pero' e' una condizione disabilitante a vita, a carattere epigenetico (cioe' viene poi tramandato geneticamente) secondo Downing, praticamente sconosciuta fino a qualche tempo fa (e tutt'oggi, secondo alcuni studi, l'incidenza di autismo tra i bimbi Amish non vaccinati e' bassissima) - la crescita e' stata esponenziale sin da quando si sono introdotti alcuni vaccini. Io credo che nessuno, dotato di qualche neurone ancora funzionante, puo' accettare un rischio del genere, per quanto basso sia - e comunque non e' basso, da quello che ho capito io. Dopo di che, anche questo rischio dovrebbe essere valutato tenendo presente il rischio opposto, ovvero quanti bambini muoiono di morbillo oggigiorno, per fare un esempio.

      E qui vengo ad un'altra considerazione per ribadire che mi sembra che manchi un dibattito serio e scevro da posizioni totalitarie. Non penso che in assoluto ci siano medici contrari ai vaccini in quanto tali, ma si tratta di capire quali parametri possano essere modificati (quali tipi di vaccini, quali malattie costituiscono davvero un rischio per la salute pubblica, a che eta' bisogna intervenire, ecc.) per venire incontro alle preoccupazioni legittime della popolazione. Ho letto anch'io il libro su Semmelweiss, e sono d'accordo, spesso le scoperte scientifiche incontrano resistenze non sempre giustificate (vedi anche Galileo), sebbene altre volte lo siano (il nucleare - vedi Giappone), ma e' proprio per questo, dati anche i tempi in cui la popolazione vuole essere fatta partecipe delle decisioni che la coinvolgono, che e' necessario un dibattito sereno ed informato su questi temi.

      Infine, ripeto, mi aspetto che lo stato, o meglio un governo che davvero voglia essere autorevole e coerente, si preoccupi di salute pubblica in tutti i sensi: parlo di inquinamento, di diserbanti usati in agricoltura, di OGM ecc. - e aggiungo, a costo di passare per razzista anche se non lo sono, di valutare il rischio che accogliere in maniera indiscrimanata e massiva popolazione proveniente da paesi a rischio senza adeguate misure (screening e profilassi all'arrivo) implica.

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    11. Cara Alessandra,
      dici cose più che ragionevoli sulle quali non esprimo opinioni perchè non ne ho, quando dico che sono ignorante dico sul serio. Imporre una cura per legge è motivato quando non sottoporvisi rappresenti un rischio sociale, non un rischio personale proprio o delle persone a noi affidate come i figli minorenni. L'ultimo tuo rilievo, sui rischi di malattie in conseguenza dell'accoglienza di molti stranieri che vengono da zone dove ci sono malattie qui sconosciute o rare, e non esiste un livello di assistenza medica paragonabile al nostro, mi sembra fondato, col razzismo non c'entra niente. Anzi, mi fai venire in mente che uno degli scopi della campagna contro gli antivaccinisti potrebbe essere proprio quello, il monitoraggio e la vaccinazione obbligatoria degli immigrati; questo però se le autorità avessero notizia di un vero rischio epidemie causate dall'immigrazione e volessero tenerlo riservato per evidenti motivi.
      Su tutto il merito della questione vaccino sì/no io, lo ripeto, NON ho opinioni perchè non ne so abbastanza, anzi proprio non ne so niente, e quando non ne so niente sto zitto.
      Dissento solo da una cosa che dici: quando scrivi che tu ti aspetti che il governo "si preoccupi di salute pubblica in tutti i sensi". O meglio: che te lo aspetti è più che naturale; temo però che aspetterai un pezzo, perchè questo tipo di governi NON cercano così di essere "autorevoli e coerenti". Sono coerenti a un programma che con il benessere dei cittadini ha pochino a che vedere.

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    12. Alessandra16:43

      Anch'io ho avuto lo stesso sospetto riguardo al rischio per la salute pubblica dell'immigrazione di massa da paesi del terzo mondo, cioe' che sono consapevoli dei rischi, che evidentemente ci sono, e mettono le mani avanti, per cosi' dire, senza nessuna trasparenza. Percio', pur essendo vero cio' che dici sul rishio sociale (versus individuale) a proposito della liberta' di cura, a maggior ragione esigo un dibattito chiaro sull'argomento come pure poter scegliere come cittadino su una questione cosi' fondamentale come l'accoglienza.

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    13. Il problema del "dibattito chiaro" in merito non solo a questo tema, ma a tutti, è che la manipolazione ingegneristica è così diffusa e capillare, l'ignoranza delle regole più elementari da rispettare per argomentare in modo non sofistico ma produttivo così vasta, che la reazione di massa è il moto pendolare tra diffidenza totale e fiducia cieca, ricetta sicura per non arrivare da nessuna parte quando si dibatte.

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    14. @ BUFFAGNI

      "Fa bene al progresso della ricerca storica sulla IIGM comminare anni di galera e la morte civile a chiunque si discosti dall’interpretazione dello sterminio nazista fornita dal Tribunale di Norimberga?"

      Se si tratta di uno come David Irving, assolutamente SI.

      Chinacat

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    15. No che non fa bene. Una tesi (storiografica o altro) sbagliata o peggio va criticata dalla comunità degli storici (o altro), e ne va dimostrata la falsità (o altro). L'autore subirà un danno alla sua reputazione di studioso, con eventuali conseguenze professionali negative. Punto. Se invece su un tema qualsiasi - che oggi può essere lo sterminio nazista, domani qualsiasi altro, a seconda del potere politico in carica - viene imposta una versione ufficiale, discostandosi dalla quale si commette un reato penale, si può star sicuri che la quasi totalità degli studiosi, tranne gli eroi e i matti, o eviterà di studiarlo, o eviterà di seguire linee di ricerca che potrebbero condurlo in zona rischio, insomma si autocensurerà. E siccome a definire la verità ufficiale imposta per legge sarà sempre il potere politico, si può anche star sicuri che le zone per così dire sensibili saranno scelte in conformità ai suoi interessi, di breve o lungo periodo, e NON in conformità al Vero. Per inciso, un effetto collaterale di questi provvedimenti è che diventa impossibile fidarsi della correttezza e buona fede degli studiosi che toccano l'argomento sensibile. Senza libertà di pensiero e di ricerca non c'è scienza possibile (ed è già abbastanza difficile così, capire la realtà).

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    16. Herr Buffagni, quel cagnaccio di David Irving ha volutamente e in tutta coscienza, modificato, alterato, manipolato e falsificato i documenti. E lo ha fatto con uno scopo preciso: negare il genocidio.
      Questa non è libertà di studio o di pensiero, questo è da criminali.

      La legislazione in merito (sia in Austria che in Germania) non punisce affatto chi si discosta dall'interpretazione ufficiale, punisce invece una serie di comportamenti molto specifici, quale per esempio la totale negazione del genocidio.
      Inoltre, come se non bastasse, ha anche manipolato e non verificato i documenti relativi al bombardamento su Dresda.
      E per non farsi mancare nulla, si è messo a fare "taglia & cuci" con i Tagesbuches di Goebbels.

      https://en.wikipedia.org/wiki/Irving_v_Penguin_Books_Ltd

      https://en.wikipedia.org/wiki/Richard_J._Evans#Role_as_an_expert_witness_in_Irving_v._Lipstadt

      Chinacat

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  22. Caro Roberto,
    il segreto della salute è il sistema immunitario che, ogni giorno, è in grado di stroncare sul nascere malattie di ogni tipo e perfino il cancro. Sapessi quanto è interessante parlare con chi esegue ed assiste ad autopsie, gli scopritori dei cancri "in situ", spesso totalmente ignoti a chi poi è morto per tutt'altra causa, magari per infarto.
    Secondo alcuni, compreso il mio prof. di Biologia, il segreto della salute risiede del sistema immunitario. Trovare la quadra per fortificarlo e potenziarlo significherebbe più o meno l'invulnerabilità.
    Domanda: la scienza medica ha mai indagato in questa direzione? No, perché eliminare i malati significherebbe eliminare il profitto che viene generato dai malati.
    L'eccesso di vaccini significa iperstimolazione del sistema immunitario che, di conseguenza, assieme ad una certa predisposizione genetica in alcuni soggetti, visibile analizzato gli antigeni di istocompatibilità, può tradursi in malattie autoimmuni di ogni tipo. Abbiamo sconfitto il vaiolo ma abbiamo introdotto la sclerosi multipla e l'autismo, che significano disabilità progressiva e permanente. Se però anche il disabile fa "crana", allora capisci perché possa esserci un certo interesse perverso nella sua moltiplicazione.
    Se qualcuno rimane scettico sul discorso iperstimolazione del S.I. si cerchi materiale non wikipedico sulla "Sindrome del Golfo".

    Infine, un dato inquietante che si osserva nel discorso iperstimolazione, reazioni avverse, autismo, è che i maschi sarebbero più sensibili. Da qui al maschicidio selettivo, magari su base razziale, il passo non sarebbe lungo. Ma non siamo troppo pessimisti..

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    Risposte
    1. Cara Barbara,
      è un tema interessantissimo, ma sono di una ignoranza totale, e quindi non ne parlo.

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    2. Alessandra16:23

      Io qualcosa invece ne so (anche se non sono un'esperta) per forza di cose, cioe' la mia allergia alle medicine - sono coperta solo per quanto riguarda alcuni (pochi) antibiotici, che comunque non prendo mai. Ad un certo punto ero diventata allergica a tutto, persino il contatto con oggetti di pelle (tipo il divano di casa) mi provocava reazioni allergiche, come pure certi tessuti - ed infatti non uso nylon, lycra, rayon, per esempio, e tendo a preferire materiali naturali, tipo lana, lino, cotone e seta; anche la viscosa va bene perche' e' fatta di cellulosa. Mi sono poi accorta col tempo che certi coloranti mi davano fastidio, ed infatti non compro vestiario fatto in China (specialmente il jeans made in China - mi da' allergia solo al guardarlo :-)).

      Poi un'allergologa mi spiego' che, essendo impossibile stabilire con certezza a quali sostanze chimiche fossi allergica onde evitarle e che comunque cio', anche fosse stato possibile, sarebbe potuto cambiare man mano che avrei potuto allergizzarmi ad altro, mi conveniva virare sul 'naturale', da cui le mie scelte anche alimentari ma anche riguardanti l'igiene, personale e non, tra le altre cose. Non ho piu' sofferto di allergie tranne occasionalmente ed in maniera lieve quando sta per venirmi l'influenza (che come ho gia' detto, succede ogni tre o quattro anni), il che mi fa pensare che la mia allergia e' una risposta del sistema immunitario (e' un campo in cui neanche i medici capiscono molto, e lo dico perche' ne ho consultato moltissimi in passato).

      La medicina naturale si basa su un concetto molto semplice, come diceva Barbara: che il corpo in condizioni ottimali si cura da solo. Fondamentale in questo la funzione della flora batterica, che purtoppo e' costantemente sotto attacco per via dell'alimentazione moderna - un dettame che cerco di seguire e' la preferenza per cibi (naturalmente biologici) alcalinizzanti piuttosto che acidificanti o comunque li combino in modo che l'effetto alcalinizzante prevalga. Importantissima e' anche la respirazione: non solo l'aria che si respira ma anche come si respira. Infine, mi disintossico regolarmente, facendo qualche giorno di digiuno o a succhi di frutta naturali in primavera e una buona sauna una volta al mese circa. Cerco di stare all'aria aperta il piu' possibile - anche la vitamina D rinforza il sistema immunitario.

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    3. Grazie, Alessandra. Ho notato in effetti che tra i giovani le allergie sono molto più diffuse di un tempo, non ho la minima idea del perchè. Per mia fortuna godo di ottima salute, non ho allergie, mangio qualunque cosa, non mi ammalo praticamente mai, qualche round sul ring lo reggo ancora, insomma ringrazio il Cielo e incrocio le dita per il futuro.
      Merito della cattiveria? Chissà.

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    4. Alessandra17:32

      Always a pleasure, chatting to you :-)

      Un'ultima cosa, che ho scoperto solo consultando la prima volta il mio medico naturopata ex-oncologo: bisogna stare molto attenti alle infezioni da candida (con cui si intende un gruppo infinito di organismi micotici), che tende a riprodursi nell'intestino grazie ad un'alimentazione sbagliata (la candida si nutre di zuccheri) e finisce per invadere praticamente tutto l'organismo - il mio medico naturopata ex-oncologo sostiene che la candidiosi e' alla base di alcuni tumori. Per cui bisogna assolutamente evitare tutti gli zuccheri (eccetto il fruttosio naturale, cioe' contenuto nella frutta fresca e non essiccata o conservata, dove si trasforma in glucosio), le farine bianche (quei pochi cereali che consumo sono integrali) ed i prodotti fermentati artificialmente. Io personalmente evito anche la caseina ed uso pochissimo sale. Questi alimenti - zucchero, sale, farina bianca e caseina - sono generalmente considerati 'i quattro veleni bianchi'.

      Poi c'e' da dire che ognuno e' diverso, per cui la medicina naturale ha un approccio molto individualizzato. Il segreto e' ascoltare il proprio corpo, perche' 'il corpo parla' anche se bisogna (re-)imparare ad interpretarne il linguaggio. Lo stress non lo permette.

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    5. Piacere reciproco, Alessandra, grazie. Già che siamo in chiacchiera, ti racconto la dieta quotidiana (estiva) del nonno di un mio amico piacentino, che al tempo che Berta filava faceva il coldiretto. Mattina, appena alzato, ore 5,30: zuppone di pane (un mezzo chilo) nel caffellatte, un apalata di zucchero. Ore 12: alcuni (numero non specificato) cotechini fritti nello strutto/o 1 pollo arrosto (intero), 1 bottiglia di vino, 1 kg di pane. Ore 20-21. Una grande zuppiera, una fettona di lardo alta due dita. Tagliare a dadini la fettona di lardo, metterla nella zuppiera. Mettere nella zuppiera alla rinfusa tutta la verdura disponibile alla rinfusa, condire con abbondante sale e olio, mescolare, mangiare con 1 kg pane e 1 bottiglia vino. Fumarsi un toscano (fuori casa sennò la moglie mena). Andare a letto, ricominciare the day after, campare in salute fino a età matusalemmica.
      Come diceva il grande Ernesto Regazzoni: "Ben tappati dentro i poveri/ma fidati lor ricoveri/mentre lento sui tizzoni/cuoce il loro desinaruzzo/i pacifici lapponi/bevon l'olio di merluzzo" [...] "Ho da dirvelo?/Una smania/in me dentro mi dilania:/vo in Lapponia, coi lapponi/ a ber l'olio di merluzzo!"

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    6. Errata corrige:
      "Ho da dirvelo? Una smania
      prepotente mi dilania,
      ed invan da più stagioni
      in me dentro la rintuzzo...
      Vo' in Lapponia, tra i lapponi,
      a ber l'olio di merluzzo..."

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    7. Alessandra19:18

      Ma infatti ho premesso che le stesse regole non valgono per tutti. Il problema credo che sorga quando il carico tossico diventa troppo per l'organismo da non essere capace di smaltirlo - non solo il cibo ma anche l'aria che respiriamo e tutto cio' che assorbiamo attraverso la pelle, a cui aggiungerei l'inquinamento elettromagnetico.

      Poi ti diro' anche che secondo me lo stato mentale e' forse la cosa piu' importante - mi spingo a dire oltre il fisico. Non ci crederai ma io nelle giuste condizioni reggo anche una settimana a totale digiuno - senz'acqua. L'ho fatto piu' volte e sono ancora viva ma se lo dico non mi credono (e infatti non ne parlo spesso, diciamo che mi e' scappato :-)) perche' per la medicina si muore.

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    8. Saresti un soldato fantastico!

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    9. Alessandra19:51

      Non sono sicura di aver capito la battuta ma sospetto che sia un complimento :-).
      Se ti interessano questi temi (volgarmente detti paranormali, in realta' sono normali in quanto scientifici ma di una scienza che ancora non capiamo) puoi dare un'occhiata qui: noetic.org; e' il sito del Institute of Noetic Sciences fondato da Edgar Mitchell, un astronauta della Nasa (guarda caso?) deceduto l'anno scorso.

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    10. Certo che è un complimento. Un soldato capace di tirare avanti una settimana senza mangiare e senza bere è un soldato fantastico. I temi para o non paranormali mi interessano sì, vado a guardare sul sito, grazie.

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    11. Veramente sono 80 anni cara Barbara che si studia la possibilità di curare le malattie per pura e semplice autofagia.
      Solo che lo studiavano quelli sbagliati.
      Però qualcosa si è scritto anche in ambito più politicamente corretto:
      https://www.macrolibrarsi.it/libri/__digiuno-autofagia-e-longevita-libro.php


      In ogni caso, l'idea che si possa fare a meno della medicina, e che basti "fortificare l'organismo" è una stronzata.
      O meglio: è possibile a patto che si accetti la selezione naturale.
      Ma allora tanto vale fare come ci insegnano i liberali e privatizzare il Ssn.

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    12. Alessandra22:34

      @Roberto.
      Suppongo che conosci anche gli studi del dottor Masaru Emoto. Poi c'e' questo: http://i-uv.com/new-research-shocks-scientists-human-emotion-physically-shapes-reality/ e questo: https://www.heartmath.org/articles-of-the-heart/personal-development/you-can-change-your-dna/#, sebbene sul metodo non sono sicura.
      John Halegin, che e' un fisico per formazione, ha trovato il modo di conciliare la scienza con il concetto di unified field of consciousness - videos su yotube. Il neurochirurgo Eben Alexander ha scritto un libro sulla sua personale near death experience - il libro non l'ho letto ma ho visto alcuni video. Infine c'e' una ricerca in corso (non mi ricordo se l'ho letto su noetic) sul quarto stato dell'acqua (oltre al liquido, gassoso e solido), che avrebbe implicazioni anche sulla nutrizione.

      Ho la sensazione che questo sia un momento di una gravita' inaudita nella storia del genere umano sul pianeta Terra - il centro non tiene, come dicevi tu citando Yeats. Il male e' malissimo ma anche il bene e' benissimo, e noi siamo nel mezzo. Confesso che a volte mi spaventa sebbene mi consideri un po' una combattente - un buon soldato, come dicevi tu. :-) Grazie.

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    13. Alessandra23:36

      Non solo e' maleducato, Matteo, e' anche spocchioso. Il libro che lei indica - si suppone scritto da quelli 'giusti', secondo lei - e' del 2012. Io il primo digiuno (a secco, come si dice in gergo) l'ho fatto nel 2000, sulla base della ricerca fatta, guardi un po', da quelli 'sbagliati'.

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    14. No, Alessandra, non conosco quegli studi nè gli altri che mi indichi, grazie. Di questi studi non so niente, però sono molto curioso. Leggo volentieri.

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    15. Alessandra10:26

      C'e' un refuso: John Hagelin, non Halegin. E' uno studioso di tutto rispetto - ha anche lavorato al CERN, tra le altre cose.

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    16. Grazie, Alessandra. Ho visto un video di Hagelin con David Lynch (sono un fan). Non so assolutamente niente di fisica quantistica, teoria delle stringhe, campo unificato della coscienza e così via. Però non ho nessuna obiezione sull'idea di fondo, che se non ho capito male è che la meditazione o la preghiera hanno effetti non solo psicologici ma reali sul mondo; anzi, la condivido, anche se non me la spiego così. E' quel che insegnano le religioni in generale, cristiana compresa (almeno un tempo).

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    17. Cara Alessandra,
      mi basterebbe risolverne qualcuno, dei nostri attuali problemi...

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    18. Alessandra, io rispondevo a Barbara (che nonostante le sue stramberie è persona intellettualmente onesta e di specchiata moralità), delle tue sciocchezze (una settimana senza bere) essenzialmente, per dirla come un grande della canzone romana: MA CHI TE SE INCULA!!!

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    19. Alessandra21:30

      Non mi sembra che Barbara parlasse di digiuno, ne ho parlato io. O pensa che lei e' il solo fuuuurbo (concetto molto discutibile) qui? Lei e' solo un primitivo - e ho l'impressione che sia anche una persona molto triste, il che sarebbe ovviamente un problema tutto suo se non scaricasse la sua bile sul prossimo. I suoi commenti la qualificano.

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    20. La psicanalisi da forum la lascio agli sfigati che si credono salvatori di Gaia perché praticano l'autocastrazione.
      Pensi quello che le pare, tanto ne lei ne gli altri (che infatti appena fatta una domanda si sono dileguati) sapete di cosa si sta parlando.
      Mi spiace che una persona degnissima come Buffagni dia credito a voialtri.
      Il che è oltretutto strano: si è definita "quasi vegana" (qualunque cosa voglia dire), e credo che Buffagni, da cattolico, ben conosca la radice filosofica di questa abbietta perversione psicologica e culturale.

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    21. @ Aleesandra

      "se non scaricasse la sua bile sul prossimo. I suoi commenti la qualificano"

      90 minuti di applausi !!!

      Chinacat

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    22. Caro Matteo,
      sì, la so la radice filosofica del veganismo, etc. Però distinguo tra il dialogo con una persona che senza il minimo fanatismo, con sincerità e cortesia propone idee e si interroga, e il giudizio su una posizione filosofica o politica (che tra parentesi non mi sembra proprio quella di Alessandra, preferire la verdura alle bistecche non implica la militanza vegana nè progetti genocidi antispecisti). Non è possibile dialogare solo con i fanatici e con le persone in malafede. Secondo me, invece, è opportuno e anzi decisivo dialogare con il maggior numero possibile di persone, proprio perchè l'epoca che ci tocca di vivere è un'epoca di grandi conflitti e grandi pericoli. Non dobbiamo rinchiuderci in un ghetto, per quel fine lavorano già i nostri avversari.

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    23. Alessandra10:56

      @Chinacat
      Grazie. Quanno cce vo', cce vo'.

      PS: Sospetto di non essere l'unica destinataria degli strali di bile di Neanderthal. :-)

      @Roberto
      Grazie per l'apologia ma penso sia inutile cercare di ragionare con certa gente che, mancando delle regole basiche edudazione e convivenza civile, si arroga anche il diritto di giudicare non solo me ma anche chi dovrebbe o no interagire con me. Qua ci vuole lo psichiatra.

      PS: Non ho idea di quale sia la radice filosofica del veganismo - come sai, io sono una persona molto pragmatica e non ideologizzata. Mi spieghi, per favore? Grazie.

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    24. Cara Alessandra,
      Matteo non è un Neanderthal, è una persona intelligente e colta. E' un po' impulsivo, tutto lì.
      La radice filosofica del veganismo (militante, non di chi per ragioni e fatti suoi è vegetariano tous azimuts) è l'antispecismo. Questi pensano che è sbagliato e per così dire antropocentrico ed egoista privilegiare la specie umana sulle altre specie, assumendo un punto di vista ecologista totale in conformità al quale quel che conta è l'equilibrio dell'ecosistema - di solito lo personalizzano con il nome "Gaia" - e il resto sono dettagli. E' una corrente estremista di una linea di pensiero che è già estremista di suo, il transumanismo; che è l'ideologia di fondo del mondialismo odierno, creazione di un uomo nuovo non solo modificato con l'ingegneria genetica etc, ma anche integrato con le macchine. In Francia sicuramente perchè l'ho letto da fonte affidabile, ma probabilmente anche in altri paesi occidentali, ci sono già giuristi che stanno lavorando sui "diritti della macchina/robot". Naturalmente, per fare posto all'uomo nuovo e a tutto il reset universale che prevede e importa bisogna fare posto. Fare posto vuol dire diminuire la popolazione mondiale di svariati MLD di persone, con metodi vari che puoi facilmente immaginare, e operare una "demolizione controllata" delle società, degli Stati, delle culture, etc. Puoi anche facilmente immaginare che gli antispecisti, tra i quali i vegani ideologici, siano più che d'accordo col programma. So che sembrano sciocchezze da fumetto ma purtroppo sono cose vere e sostenute da persone apparentemente sane di mente.

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    25. @ BUFFAGNI

      Monsieur Buffagni, il mio cane è impulsivo quando vede una palla.
      Ma è un cane.
      Se il mio cane fosse intelligente e colto, sarebbe ANCHE educato.
      Ma a quel punto non sarebbe un cane.

      Chinacat

      E comunque, pur non essendo colto e intelligente, non va in giro a mordere le persone a caso per sfogare le sue frustrazioni.
      E' pur sempre un cane ma non un animale.

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    26. Aggiungo una precisazione a quanto già detto da Buffagni che ha perfettamente centrato il punto della questione.
      Alla base dell'antispecismo vi è la stessa matrice culturale- filosofica dell'ambientalismo, cioè Malthus.
      In estrema sintesi, cosa dice il buon Malthus?
      Che i poveri vanno lasciati crepare perché altrimenti i ricchi saranno costretti a mettere a coltura le loro splendide ed improduttive magioni.
      Tipicamente, un nobile inglese ama più il proprio cane (ed è quindi antispecista) rispetto al questuante inportuno, e se non ricordo male (ma dovrei controllare) esiste uno splendido passo di Oscar Wilde che mostra appunto la "pietà" della nobildonna nei confronti dei cucciolotti.
      Personalmente, da nipote di contadini, so di per certo che un uomo non è una bestia, e che anche se sterminassimo tutti i panda cinesi non faremmo alcun danno particolare.

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    27. Guarda caso, mi è appena arrivato l'ultimo numero de "Il Covile", dedicato all'antispecismo e al transumanismo. E' molto interessante, e gratis.
      https://www.ilcovile.it/scritti/COVILE_954_Bochet_balene.pdf

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    28. Alessandra17:44

      Sai, Roberto, secondo me i concetti di cultura e intelligenza sono molto relativi: il primo cambia a seconda del contesto - ho conosciuto 'ignoranti' che sono dei gran signori - ed il secondo e' difficilmente definibile, a meno che non si intenda higher intelligence, che e' una categoria che pertiene allo spirito. Preferisco affidarmi a concetti piu' ampi, per non dire universali, come rispetto, gentilezza e cortesia, senza i quali non c'e' cultura o intelligenza che tenga. Inoltre, anche controllare i propri impulsi fa parte del processo evoluto, tant'e' che a cio' sembra sia deputata la neocorteccia sebbene la parte limbica ancora medii le emozioni (e infatti parlavo di tristezza) - se no staremmo ancora vivendo nelle caverne e andando in giro con la clava. Dopo di che capisco anche che ciascuno puo' avere le proprie simpatie - per carita', ci mancherebbe altro! - ma l'obiettivita' e' un'altra cosa.

      In quanto alla tua risposta alla mia domanda, per il momento ti rinrazio, e mi riprometto di elaborare piu' tardi - il mercoledi' ed il giovedi' sono i giorni piu' intensi della settimana per me, ed infatti ti rispondo durante una pausa di lavoro. Per il momento ti dico solo che l'associazione veganismo e transumanismo mi e' completamente nuova (poi dipende anche da cosa si intende per veganismo militante (?) e transumanismo) ma ci tornero'.

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    29. Cara Alessandra,
      mi dispiace per il bisticcio, e certo la responsabilità è da ascriversi a Matteo. Non è casa mia, quindi non intervengo mai per richiamare all'ordine nessuno, al massimo reagisco, moderatamente, se vengo insultato io. Ti dico che Matteo è una persona intelligente e colta per due ragioni: una, perchè è vero; due, perchè magari, così riesci a vincere la tua più che legittima irritazione e a prestare attenzione a quel che scrive, in questa e altre occasioni (so che non è facile, so anche che tu, se vuoi, ne sei capace). Sia detto per inciso, credo che l'atteggiamento di Matteo, certo più che sbagliato, non dipenda solo dall'impulsività, ma da una dinamica purtroppo storica. Matteo è fascista, i fascisti nel dopoguerra sono stati infamati e accusati, a torto o ragione, di tutti i mali d'Italia e del mondo dal diluvio universale in poi, e quindi hanno sviluppato, per amore o per forza, una reattività e un'aggressività proporzionata che è difficile dismettere, che finisce per essere impiegata soprattutto a sproposito, e che conferma involontariamente l'ostracismo che li colpisce. E' un grave danno per loro e per tutti, perchè tra i fascisti italiani ci sono uomini di valore.
      Parlando più in generale, è invece molto importante, specialmente oggi, confrontarsi e dialogare con tutte le persone diciamo "di buona volontà", da qualunque cultura e ambiente provengano; e dunque è indispensabile che ciascuno cerchi anzitutto di superare i suoi pregiudizi, e poi di proporre con rispetto e cortesia le sue idee. Altrimenti non usciamo da questo buco, cara Alessandra, e anzi ci mettiamo a scavare. Non mi piace drammatizzare, ma siamo effettivamente in guerra, una guerra che si svolge anzitutto sul piano morale, intellettuale e percettivo. Invece di bisticciare e dividerci tra noi,dobbiamo tentare di capirci, di trovare una coesione, di sviluppare quel minimo di fiducia reciproca che sola consente l'azione comune.

      Per il tema veganismo etc., è una buona introduzione il numero de "Il Covile" che ho segnalato sopra. Ciao.

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    30. Eh no, Herr Buffagni, io Le voglio (metaforicamente) bene ma questa non passa proprio.

      A) "Matteo è fascista"

      Questo tizio non ha la più pallida idea di cosa sia stato il Fascismo, sia quello "storico" sia quello "ideologico".
      Altrimenti non sarebbe così stupido (anche se alla stupidità non vanno messi dei limiti) da proclamarsi apertamente "fallito".

      Ma lasciando da parte i frustrati del 2017...

      B) "i fascisti nel dopoguerra sono stati infamati e accusati, a torto o ragione, di tutti i mali d'Italia"

      Ora, a parte il fatto che c'è una gran bella differenza tra accusare qualcuno "a torto" ed accusare qualcuno "a ragione" (se viene tamponato, col cavolo che accetta il torto), resta un altro fatto.
      L'analisi del fallimento del Fascismo italiano non l'hanno fatta dei tizi che passavano per caso ma l'hanno fatta, e la fanno tutt'ora delle persone che quel fenomeno hanno passato la vita a studiarlo, come questo:

      Mussolini’s Foreign Policy in the 1920s & 1930s pt1 Prof. John Gooch

      https://www.youtube.com/watch?v=ugR7y20dv_8&t=18s

      L'elenco dei grandi nomi degli studi sul Fascismo italiano (Bosworth, De Felice, Payne, Paxton ed il grandissimo Emilio Gentile) è lungo, le loro opere sono pubbliche, basta andare a leggersele e tutte quante portano ad una conclusione: un fallimento TOTALE da qualunque punto di vista.
      Poi, che ci sia ancora il nostalgico che se ne vien fuori con la solita storiella del "ha fatto le bonifiche" ci può stare ma è un caso che riguarda la psichiatria, non la Storia.

      Le faccio notare che l'aggressività e la violenza del Fascismo non è una reazione provocata dall'ostracismo ma è un cardine dell'ideologia fascista: se ti dichiari "fascista" DEVI essere violento perché fa parte del corpus ideologico del Fascismo.
      E non lo dico io: lo ha ripetuto Mussolini per 20 anni e appena ha potuto metterlo in pratica lo ha fatto.

      Ma scusi, Le sembra normale questo?

      https://it.wikipedia.org/wiki/Madonna_del_manganello

      Mr. Buffagni, il Fascismo aveva una sua ideologia e non riconoscerla significa in primo luogo negare FATTI STORICI, non opinioni.

      Sa cosa mi sorprende? Che nonostante il Fascismo italiano abbia predicato l'uso della violenza, l'abbia messo in pratica sia su piccola scala (squadrismo) che su grande scala (Libia, Etiopia, Grecia), l'abbia glorificata e portata ad esempio come virtù, l'abbia insegnata ai bambini in modo che già da piccoli imparassero come picchiare chi non la pensa come te.... non se lo ricorda NESSUNO.

      Non ci può essere nessuna forma di dialogo con chi ti vuole picchiare A PRESCINDERE. Lo dico io? No, lo dice LUI:

      "per fare entrare le nostre idee nella testa della gente bisognerà suonare sui crani refrattari a suon di manganello"

      E mica lo diceva di nascosto: queste frasi erano pubblicate in prima pagina sul quotidiano "Il Popolo d'Italia", OK?

      No, il diluvio universale non è roba del fascismo ma aver fatto trascorrere 20 anni di vita di merda alla gran parte del popolo italiano e poi averlo mandato a farsi ammazzare in giro per il mondo (senza nemmeno dargli le armi per farlo, un vero colpo di genio) quella si che è responsabilità del Fascismo.

      La memoria è coscienza.

      Chinacat




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    31. Caro Chinacat,
      se lei mi vuole metaforicamente bene le propongo un patto: d'ora in poi dialoghiamo di tutto, ma di fascismo no.
      Per quest'ultima volta: lei ed io sul fascismo, e soprattutto sull'antifascismo 2017sgg., non ci intendiamo e probabilmente non ci intenderemo mai. C'è di peggio, e ci sono tante altre cose di cui si può parlare. Io poi non sono fascista, non lo sono mai stato, non lo diventerei, etc. Sul fascismo come fenomeno storico do un giudizio complessivamente negativo, ma non lo ritengo responsabile di quel di cui lo ritiene responsabile lei, cioè di quasi tutto.
      A me interessa, oggi 26 maggio 2017, principalmente una cosa, questa: la formazione di una cultura politica avversa al mondialismo, un fenomeno culturale e politico attuale e in corso d'opera che, per esprimermi sinteticamente, mi fa vomitare. Per formare una cultura politica avversa al mondialismo bisogna potersi rivolgere a tutti, e in particolare a coloro che, per i valori della cultura da cui provengono e per i loro interessi, dal mondialismo dissentono, in diversi gradi e forme. Una delle culture politiche geneticamente avverse al mondialismo è il nazionalismo, e come vede, infatti, tutte le forze di opposizione al mondialismo che si sono cristallizzate negli ultimi decenni si basano proprio su questa o quella forma di nazionalismo, o al nazionalismo si rivolgono per trovare temi, linee, indicazioni (v. Lega in corso di trasformazione in un partito nazionale). In Italia, il nazionalismo ha aderito al fascismo, e dopo la sconfitta del fascismo ne ha condiviso la sorte (ostracismo radicale). Questa, comunque si voglia giudicare il fascismo, oggi si dimostra una sciagura. Tra i fascisti italiani, che sono pochi e come se non bastasse divisi in merito alla UE, ci sono effettivamente - mi creda sulla parola - persone di valore. Per molti di loro, la patria e la nazione sono valori importanti, primari. A questi patrioti è importante potersi rivolgere. Questo richiede uno sforzo reciproco di comprensione, una reciproca disponibilità all'ascolto e alla tolleranza delle inevitabili divergenze. La comprensione e la disponibilità all'ascolto non si ottengono certo con la scortesia e gli insulti, ma neanche con la demonizzazione (l'una produce gli altri). Il pericolo che oggi si instauri il fascismo in Italia e in Europa è = zero. Non è necessario mutare il proprio giudizio sul fascismo per non temerlo oggi, e per rivolgersi anche ai fascisti senza ribadire ogni volta la premessa metodologica che il fascismo è una cosa orripilante. Da loro, certo, si pretenderà reciproca attenzione, disponibilità e cortesia.
      E' difficile, ma si può fare; e secondo me è importante farlo. E' importante farlo con i fascisti, con i comunisti, con chiunque possa diventare un alleato e un amico, anche se oggi sembra improbabile.

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    32. 500 libri che mi dicono che il facismo è stato un incubo. Dovrò diventare antifascista.
      Allora mi rivolgerò, nel Bazaar delle ideologie, a quelle che non hanno mai fatto guerre, mai perseguitato gli oppositori e mai limitato i diritti individuali borghesi tanto cari al lettore di libri di cui sopra.
      Vediamo, vediamo, vediamo...uhm...eeeehm...

      Beh, forse è un problema delle ideologie diciamo così "secolari", magari con le religioni mi andrà meglio.
      Eeeeeeeeeeeeeeeeeehm...



      Ps: Buffagni. Grazie. Altro non posso dire per pudore.

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    33. Mr. Buffagni, provo a spiegarmi meglio:

      1) "ma non lo ritengo responsabile di quel di cui lo ritiene responsabile lei, cioè di quasi tutto."

      Dal 28 ottobre 1922 fino alla fine della guerra in Italia c'è un regime che si definisce Fascismo e gioverna la nazione. Tutto quello che avviene è responsabilità di quel regime, sic et sempliciter.
      Non vedo dove sia il problema. Il Fascismo ha governato la nazione, tutto dimostra che è stata governata malissimo.
      Se mi indica un libro in cui sono descritti i meravigliosi successi del Fascismo, lo leggo volentieri: io lo cerco da anni, mai trovato.

      2) Nazionalismo & Fascsimo

      Per il Fascismo il nazionalismo è un MEZZO, non un FINE e tra le due cose c'è un abisso in mezzo. Diamine, se ne accorse pure Corradini !!!
      E se ne accorse pure LUI ("Caro Ciano, gli italiani del 15/18 erano migliori e non è un bel risultato per il Regime")

      3) Un aspetto CENTRALE dell'ideologia fascista è il concetto del "plasmare il nuovo italiano". Gli studi di Gentile in merito sono fondamentali. Perchè questa prospettiva fu così importante per il Fascismo? Perchè gli italiani venivano considerati "scarsi", "mediocri", "servi", "popolo di albergatori", e via di seguito. Le dichiarazioni in merito (anzi, i veri e propri insulti) sono numerose.
      Lo dico io? No, lo dice LUI:

      "Non è il fascismo che ha guastato gli italiani, ma sono gli italiani che hanno guastato il fascismo" (lettera alla Petacci, 29-3-1944)

      E te pareva, di chi è la colpa? Degli italiani, ovviamente.
      Allora Le faccio una domanda: è nazionalismo odiare il proprio popolo e denigrarlo in continuazione? A casa mia, no.

      Non è una questione di "antifascismo": o sei davvero nazionalista e ami la tua Patria o sei fascista e allora detesti quelli che ci abitano.
      Nel 2017 non si può essere nazionalisti E fascisti.


      Chinacat

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    34. @ BUFFAGNI

      Dato che Lei mi sembra addentro alle argomentazioni "militari", legga un pò qua:

      "This book tries to understand why the Italian armed forces and Fascist regime were so remarkably ineffectual at an activity "war" that was central to their existence."

      Questo splendido libro del Prof. Knox (Hitler's Italian Allies) è uno dei migliori testi in circolazione sull'argomento, sebbene sia molto tecnico. Il quadro complessivo è spaventoso e non riguarda SOLO le forze armate ma ovviamente tutta la struttura sociale ed economica della nazione e le sue istituzioni: scuola, università, industria, tecnologia e via di seguito. Ogni esercito, e Lei lo sa, è sempre stato il prodotto della società che lo ha messo insieme.
      Ora.
      Il regime fascista ha armato malissimo i suoi soldati e tutti sapevano che erano armati malissimo, da LUI in giù. SAPEVANO.
      Ma dopo aver fatto ammazzare migliaia di italiani in giro per l'Europa ed averli resi complici di stragi disumane (Domenikon, Debra Libranos) su chi ricade il biasimo e la colpa del regime? Sugli italiani, ovviamente:

      "Un popolo che è stato per secoli incudine, non può, in pochi anni diventare martello"

      "Lo so che andiamo male, ma se Michelangelo avesse avuto a disposizione solo creta avrebbe fatto il vasaio e non le sue statue eterne"

      LUI è Michelangelo e gli italiani non sono marmo. Cosa sono allora gli italiani? E' sempre LUI a dirlo:

      "Sono come le puttane, vanno col maschio che vince"

      Questo è nazionalismo, secondo Lei?
      Quest'ultima frase poi viene pronunciata a maggio del 1940, davanti ai dubbi ostentati da Italo Balbo sull'eventuale entrata in guerra dell'Italia.
      Che profonda riflessione "militare", eh? :)

      Non sono io ad essere antifascista, sono i fascisti che odiano l'Italia e gli italiani.

      Chinacat

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    35. @ MATTEO

      Se sei fascista come dici, questo è quello che il tuo Duce pensa di te:

      "Non è il fascismo che ha guastato gli italiani, ma sono gli italiani che hanno guastato il fascismo"

      Capito? Sei GUASTO perché sei ITALIANO. Quindi hai guastato il Fascismo, che era tanto ma tanto bello finché tu che sei ITALIANO non lo hai guastato.
      Oh, lo dice LUI, mica io.
      Anzi, se tu fossi coerente con le parole del tuo Capo, dovresti smanganellarti gli zebedei e maledire di essere nato in questa nazione abitata da Untermenschen e suonatori di mandolino.

      PS

      Questa è SPETTACOLARE e te la dedico tutta:

      "Neve e freddo vanno benissimo, così muoiono le mezze cartucce e si migliora QUESTA MEDIOCRE RAZZA ITALIANA. Una delle principali ragioni per cui ho voluto il rimboschimento del'Appennino è stata per rendere più fredda e nevosa l'Italia."

      Quindi, se nevica troppo, sai di chi è la colpa.

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    36. Continuo a dirti che non me ne frega assolutamente nulla di citazioni estemporanee, perché solo i bambini ragionano così.
      Ci sono citazioni terribili di Mao sui cinesi, ma questo vuol dire che un cinese dovrebbe tifare per il mafioso filo americano del Kuomintang?
      Non farmi ridere su.

      PS: un altro modo idiota di vedere la storia è quello di fare la "conta dei morti", che ovviamente è sempre sovrastimata per chi ci sta sul cazzo e perfettamente giustificata dalle "contingenze" per chi ci sta simpatico.

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    37. Alessandra12:50

      Anche a me dispiace per il bisticcio, Roberto. Di solito quando vedo che butta male, piuttosto che litigare abbandono il campo, non per vigliaccheria - sono un buon soldato, come dici tu :-) - ma perche' in generale non me ne frega niente di avere ragione. Ancor piu' mi dispiace che ti ci sei trovato nel mezzo (anche se non sono stata io a tirarti in ballo, non mi sarei mai permessa), il che comunque ti ha dato modo di mostrare le tue doti diplomatiche, che ammiro - a me mancano: sono un po' tignosa :-), poca cosa pero’ in confronto a Chinacat :-). Vorrei scusarmi anche con Barbara - non mi aspetto che intervenga per moderare, o almeno io non lo farei: si suppone che questo e' uno spazio dove persone adulte scambiano idee, non un asilo nido. Infine, son d'accordo con te, il perdono e' terapeutico e non faccio nessuna fatica a metterci una pietra sopra, non perche' sono tanto buona ma per puro e sano egoismo: mi disintossico.

      In quanto al fascismo, ne so davvero poco a parte quello che ho imparato al liceo, e son ben consapevole che la storia la scrivono i vincitori. Poi io davvero mi sforzo, credo riuscendoci, di non avere pregiudizi (e' sempre sano egoismo: cosi' imparo di piu'). Non faccio nessuna fatica a credere che tra i fascisti ci fosse anche gente molto perbene e valida: uno di questi era mio nonno, a quanto mi hanno raccontato, anche se io non l'ho conosciuto (mia madre pero' aveva la tessera del PCI, suppongo per ribellione - ma questa e' un'altra storia). Rispetto la coerenza di coloro che sono rimasti fascisti dopo la caduta di Mussolini a differenza di molti nostri politici della Prima Repubblica che si sono riciclati (e' successo lo stesso in Spagna dopo Franco) - non a caso Winston Churchill fece una battuta delle sue a proposito. Pero’ io queste categorie le trovo ormai molto poco adatte a descrivere la realta' in cui viviamo e mi sembrano una gran perdita di tempo.
      Infine, tendo a non giudicare la gente e le situazioni, intanto perche' non me ne viene niente e poi perche' credo che le cose succedano sempre per un motivo: l'universo ha uno scopo (John Hagelin parla di “immense intelligence of the universe”) e cio' che accade serve quello scopo - mi viene in mente a questo proposito un libro che lessi tanto tempo fa, sul ruolo di Giuda come ‘strumento del destino’ , per cosi’ dire, nella passione di Cristo, e sebbene non sia cattolica, lo trovai sensato (non mi ricordo l'autore, forse una scrittrice francese).

      Vengo al tema che ci interessa – vegetarianismo/vegatalianismo ecc. – premesso che, 1: saro’ lunga, per quanto cerchero’ di essere sintetica; 2: non pretendo di arrivare ad un conclusione definitiva – le risposte mi interessano solo nella misura in cui danno origine ad altre domande; segue che, 3: non voglio convincere nessuno, non mi interessa avere ragione; anche perche’ probabilmente, 4: faro’ molta confusione; 5: chiedo venia per il mio italiano intriso di inglesismi – sebbene sia la mia madre lingua, ormai persino quando sogno uso l’inglese. A margine aggiungo che secondo me la comprensione (intendo conoscenza nel senso piu’ alto del termine, ovvero spirituale) della realta’ non e’ mediata dalla mente percio’ non puo’ essere espressa a parole: l’accesso al ‘unified field of consciousness’ e’ solo possible se si riesce a sospendere il giudizio e silenziare la mente (‘in stillness’), ovvero a non pensare (cosa niente affatto facile, ci ho messo anni per imparare :-)), sebbene riconosca che la soluzione a problemi pratici richieda ancora, a questo stadio dell’evoluzione, di pensare e poi agire – credo altresi’ che possiamo creare la realta’ con il potere dell’intenzione (cosa che in parte gia’ succede, se non a tutti a molti, sebbene non ne siamo coscienti).

      [segue]

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    38. Alessandra12:53

      Il punto qui e’ che non si puo’ piu’ oggigiorno, con i dubbi che la scienza moderna solleva, contribuendo a demolire le fondamenta della scienza tradizionale che non si presta piu’ ad interpretare la realta’, fare un discorso sull’uomo che prescinda da una prospettiva spirituale – mi riferisco all’articolo che mi hai segnalato (per dirla con John Hagelin: “The so-called material universal isn’t material at all”). A questo proposito c’e’ un intervento di Rupert Sheldrake, un biologo inglese che qualche anno fa ha pubblicato un libro dal titolo ‘The Science Delusion’, in aperta polemica con Richard Dawkins (che non sopporto), ad una conferenza organizzata da Ted – il video stesso (‘Rupert Sheldrake banned Ted talk’: https://www.youtube.com/watch?v=JKHUaNAxsTg) fu poi bandito da Ted, il che causo’ ulteriore polemica tra la comunita’ scientifica e dimostra come anche Ted censuri quello che per i ‘powers that be’ considerano scomodo.
      La mia scelta fu inizialmente dettata da motivazioni igieniste/naturiste e successivamente morali/filosofiche, (anche se non giudico chi fa scelte diverse – piuttosto trovo spesso che il contrario e’ vero), quando cominciai ad avvicinarmi alla filosofia orientale, cioe’: se mangiare carne non e’ strettamente necessario alla sopravvivenza, perche’ uccidere? Percio’ trovo quanto meno poco coerente l’atteggiamento violento di GreenPeace (immagino che ti riferisci a questo quando parli di vegetarianesimo militante) – per dirla con Einstein: “Non si puo’ risolvere un problema con la stessa forma mentis che l’ha creato”.
      Poi scoprii addirittura che e’ possibile vivere senza cibo ne’ acqua (e non sono sciocchezze, caro Matteo, tant’e’ che cio’ sta essendo investigato scientificamente: ‘Is the food necessary for human beings? - Madan Thangavelu’: https://www.youtube.com/watch?v=m3x3b51D4p0 – il tizio nel video non e’ uno scappato da qualche manicomio, tutt’altro! Il suo profilo professionale e’ disponibile online). Ci tengo a precisare che questa e’ una pratica spirituale (e neanche l’unica) che puo’ essere solo frutto di una scelta libera e consapevole e richiede una notevole forza interiore (ha sollevato molte critiche e dubbi anche negli ambienti che si occupano di ricerca spirituale – non mi dilungo) e nessuno sano di mente si sogna di proporla come soluzione alla fame nel mondo. Ovvero, se uno ha fame bisogna che mangi, e se vuole carne bisogna che mangi carne.

      Sull’antispecismo in parte sono d’accordo: chiunque abbia mai avuto contatti con gli animali sa bene che sono sensibili alle nostre emozioni - non saprei dire se provano emozioni essi stessi ma direi che ne scaturisce che si'. Non solo, alcuni animali vengono usati in terapia (i cavalli, per esempio) ed anche i cristalli, secondo Sheldrake, formano campi morfici (una sorta di ‘template’ che raccoglie la memoria della specie) tant’e’ che si usano in healing. In questa concezione, tutto partecipa allo scopo dell'universo; in misura diversa, suppongo, a secondo della specie - e' quello che credono molte culture animiste, e mi sembra che abbia senso: se e' vero che l'atomo e' per la maggior parte vuoto di materia sebbene il vuoto non sia tale ma ricco di informazione, allora cio' che tiene insieme la materia deve per forza essere quello che John Hagelin chiama lo 'unified field of consciousness'. Il Self (Higher Self, per maggiore chiarezza), nella tradizione yoga e’ la nostra parte divina connessa con questo ‘unified field of consciousness’, detto anche “The Seer”, colui che in meditazione vede la realta’ ‘vera’ non offuscata dal velo di Maya (un concetto simile alle ombre nella caverna di Platone) e la fa affiorare alla coscienza. In quello spazio, il Samadhi, non esiste il tempo (che infatti non esiste – e’ un costrutto) ne’ tanto meno differenze di sesso, religione, razza o cos’altro – non ci sono sovrastrutture, la mente tace e rimane l’essenza. Pero’ noi non siamo tutti sempre in quello stato e finche’ questo non avviene bisogna tenerne conto.

      [segue]

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    39. Alessandra12:58

      Anch’io ho letto qualcosa sui ‘diritti delle macchine’: aberrante – le machine non sono connesse al ‘unified field of consciousness’ in quanto artificiali, cioe’ create dall’uomo, che non si puo’ sostituire all’intelligenza dell’universo sebbene ne faccia parte (e’ un “co-creator”, cioe’ assiste l’universo nel suo scopo). Mi rendo conto pero’ che questo puo’ essere un aspetto su cui e’ facile scivolare: dobbiamo stare molto attenti. Il transumanesimo e’ il tentativo di creare degli ibridi uomo-macchina (cyborg) ma io considererei anche uomo-altra/e specie/i come ipotesi si lavoro – sull’animale-macchina la ricerca e’ gia’ molto avanti. E’ blasfemia. E’ anche per questo che ho molte riserve verso i vaccini e le medicine in generale: chi ci garantisce che non ci iniettano nel corpo dei microprocessori, visto la disponibilita’ delle nanotecnologie? Il corpo, nella mia filosofia, e’ sacro perche’ e’ il luogo dove risiede la divinita’ (il Self): il concetto di ‘body temple’.
      Credo altresi’ che la scienza e’ molto piu’ avanti di quello che ci lasciano credere – so che c’e’ molta ricerca nel campo dell’overunity (zero point energy) da parte di persone che hanno lo scopo di divulgarla per il bene di tutti. Sospetto anche che ‘le elite’ hanno probabilmente gia’ portato a termine gli studi di Nikolas Tesla ma non c’e’ da parte loro alcun interesse a divulgarli. Uno degli ovvi motivi sarebbe per interessi economici – troppi soldi (ed anche interessi geopolitici) ruotano intorno al fossile, esattamente come nell’industria farmaceutica, come faceva notare Barbara. Mi chiedo pero’ se ci sia anche una ‘genuina’ preoccupazione per il rischio che questa tecnologia possa essere usata per fini militari.
      Infine il mondialismo: la mia opinione e’ che finche’ tutti i diritti degli uomini non siano riconosciuti ed onorati universalmente, la nazione e’ il confine entro cui reclamare questi diritti - sebbene su alcuni aspetti bisognera’ prendere decisioni comuni, ma in maniera selettiva. Quando tutte le nazioni della terra raggiungeranno gli stessi livelli di benessere e diritti, possiamo anche pensare ad un governo globale – altrimenti e’ una gara al ribasso come sta succedendo adesso. Tuttavia, mi chiedo se il processo non avverra’ in maniera inversa (non e’ quello che auspico), cioe’ se un ipotetico governo mondiale possa contribuire alla nascita di un uomo nuovo.
      I vegetariani/vegetaliani non sono affatto eugenetisti. Ho molti dubbi anche sul rischio di sovrapopolazione (segnalo questo: ‘The Overpopulation Myth (Hans Rosling)’: https://www.youtube.com/watch?v=eA5BM7CE5-8 e questo, che e’ la versione piu’ corta: https://www.youtube.com/watch?v=2LyzBoHo5EI) – sospetto che il mito della scarsezza delle risorse sia stato creato ad arte: non riesco a concepire il fatto che queste siano limitate in un universo che limitato non e’ per definizione – anzi si espande.

      [fine]

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    40. Cara Alessandra,
      grazie della replica, scrivi molte cose, tutte interessanti. Di alcune so qualcosa, di altre non so niente. Ti rispondo, naturalmente, a partire da quel che so.
      Anzitutto, sono d'accordo che "oggigiorno" (ma anche ieri e domani) "non si possa fare un discorso sull’uomo che prescinda da una prospettiva spirituale" e sul fatto che "la comprensione", cioè la "conoscenza nel senso piu’ alto del termine, ovvero spirituale, della realta’ non e’ mediata dalla mente percio’ non puo’ essere espressa a parole." E' quello che insegnano le religioni, almeno un tempo anche la cristiana; e le metafisiche, ad esempio la platonica. Ho letto anche l'interessantissimo dialogo tra Jung e il fisico Wolfgang Pauli sulla sincronicità (Pauli scrisse e distribuì privatamente tra amici e colleghi un trattato, "Moderni esempi di fisica di base”, nel quale criticava il fatto che la fisica, per definizione, escludesse ogni cosa avesse a che fare con giudizi, sentimenti ed emozioni). Di scienze, come dicevo, non so nulla, e quindi mi limito a trovare affascinanti queste ricerche, senza esprimere giudizio alcuno. Conosco e capisco questi temi attraverso i campi del sapere che conosco, più o meno a fondo: la religione, l'arte, la filosofia. Nella tradizione religiosa cristiana, questi temi sono trattati dalla teologia mistica; e visto che la via mistica è la via lungo la quale gli uomini cercano il contatto diretto con Dio (comunque sia compreso, anche in modo non personale) attraverso l'interiorità, è naturale che vi siano evidenti analogie tra le mistiche di molte religioni: l'esicasmo, per esempio, che è tuttora praticato nella cristianità ortodossa, presenta immediate somiglianze con le pratiche ascetiche e mistiche dell'induismo e del buddismo.
      Se vuoi il mio parere personale, che vale quel che vale, è più importante e più utile al mondo e agli uomini un uomo che prega di un uomo che lavora o di un uomo che combatte (anche se sono indispensabili tutti e tre). Insomma, sono proprio un reazionario: secondo me la tripartizione funzionale indoeuropea, e il vecchio Adalberone di Laon con la sua distinzione tra oratores, bellatores et laboratores, ci hanno imbroccato una volta per sempre; siamo noi che siamo fuori fase.
      [segue]

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    41. [segue dal post precedente]

      Veniamo all'ecologismo, che tu certo conosci molto meglio di me. Che il mondo e il creato siano cosa viva, si vede e sente immediatamente; e che noi siamo legati agli animali da un rapporto di somiglianza e contiguità profondo che non rinvia soltanto alla comune costituzione fisica, anche. Questa verità è espressa con grande perspicuità e bellezza nelle leggende e nelle fiabe di tutti i popoli. Nella nostra tradizione europea, ad esempio, nella bellissima leggenda del conte Arnaldo, che un grande poeta, Giacomo Noventa, racconta così: (ti riporto la poesia perchè non si trova in rete)

      Chi gavesse l'aventura - Su la tera, in riva al mar,
      Che gà vudo el Conte Arnaldo - La matina de San Zan!
      El andava, co' un sò falco - Come al solito, a cazar,
      Ma el sò falco vola via - E no' l vol più ritornar.
      Spunta invece una barcheta - Drio dei limiti del mar,
      Chi la gà vista 'na volta - No' la pol desmentegar.
      Le sò vele xe' de seda, - El timon no' xe' drizà,
      Sui so longhi remi d'oro - No' gh'è zente par vogar;
      Ghe xe' a bordo un marinero, - Solo e come destravià,
      El cantava cofà uno, - Che cantasse par pregar.
      La sò vose chieta i venti, - Che le onde fa infuriar,
      I pesci, che sta nel fondo, - Drio la barca vol nuar,
      I oselèti, che va in alto, - Vien su l'albero a 'scoltar.
      Dise alora el Conte Arnaldo, - Che lo vede avicinar,
      Mi te prego, o marinero, - Dime a riva el tò cantar.
      Ghe risponde el marinero - ('Na risposta el ghe vol dar)
      Mi no digo 'sta canzon - Mai a chi co' mi no' va ..
      E, parlando, el xè spario; - Torna el falco su dal mar;
      Da quel zorno el Conte Arnaldo - No' voràve più cazar.

      [segue]

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    42. [segue dal post precedente]

      Heidegger, se non rammento male, rileva giustamente, a proposito dell'allevamento industriale del bestiame, che il nostro modo di trattare gli animali è una specie di prova generale del nostro modo di trattare gli uomini; ed è esperienza comune che la crudeltà (non cacciarli o mangiarli, la crudeltà gratuita) verso gli animali sia un segno ominoso di grave squilibrio interiore.
      Detto questo, si viene al punto chiave della questione: "l'uomo progettista di se stesso", come esattamente dici tu. Davanti a questa frase, tutte le religioni, le metafisiche e le sapienze a me note convengono nel mettere un enorme cartello "Pericolo di morte". Nella nostra tradizione religiosa, i cartelli più vistosi sono il racconto del Genesi sulla Caduta di Adamo ed Eva, quello della Torre di Babele (blueprint consapevole del palazzo della Unione Europea), e le tre tentazioni di Satana a Gesù nel deserto. Il che naturalmente non significa che l'umanità debba vivere alla giornata, occupandosi esclusivamente di tirar sera e sperando che Dio o il Totocalcio ce la mandi buona. Significa, molto in breve, che il nostro fondamento e il nostro destino non siamo noi stessi e/o questo mondo; e che quindi la pretesa di progettare se stessi è sbagliata in radice, e va inesorabilmente soggetta a quel che Vico chiama "eterogenesi dei fini", cioè che parti con quella sembra un'ottima idea, capace di risolvere tutti i dilemmi e problemi che ci affliggono - generalmente riassumibile nel fatto che il "vecchio uomo" ha un sacco di difetti di progettazione ed è ora di progettare un "uomo nuovo" - e finisci in un disastro epocale nel quale problemi e dilemmi si ripresentano tali e quali, solo più gravi. Un esempio non male di questa dinamica è il comunismo. Ma per non farci mancare niente, andato in malora l'uomo nuovo comunista, ecco che sta arrivando "l'uomo nuovo" liberale, quello in cui l'Illuminismo con la maiuscola comincia a mostrarci, secondo la "dialettica dell'illuminismo" descritta da tanti pensatori, l'altro suo lato.
      Qual è l'altro lato della luce?

      [segue]

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    43. [segue dal post precedente]

      Per distinguere quali tendenze culturali e spirituali portano direttamente a incontrare il "pericolo di morte" di cui sopra ci sono due verifiche a disposizione di chiunque. Uno, la reazione emotiva di rigetto immediata, a pelle: però bisogna essere normali, nel senso di "ben centrati", e oggi non siamo tutti normali, anzi. Esempio, la reazione emotiva di rigetto immediata, a pelle, che per fortuna provoca anche in molte persone ideologizzate dal progressismo l'utero in affitto, una delle manifestazioni antinomiche del male più formidabili dell'intera storia umana, che non ne è avara. Due, l'avversione alla ragione, alla norma, alla gerarchia e ai limiti. Non il comportamento irragionevole, anormale, sovversivo o tracotante, che sono anzi una regolarità dell'agire umano, che consegue dalla nostra intima natura e dalla vertiginosa libertà che la contraddistingue; la libertà di cui non godono e non soffrono i nostri fratelli minori, gli animali, che anzi obbediscono perinde ac cadaver, con quel che in un uomo sarebbe santità o eroismo, alla loro funzione e al loro destino: con quali aggettivi descriveresti un uomo che facesse quel che fanno, da sempre e per sempre, tutti i salmoni?. Il segno inequivocabile è l'inversione antinomica del valori, e la dissoluzione intenzionale di ragione, norma, gerarchie, limiti. Ragione, norma, gerarchie, limiti non sono l'ultima e più alta istanza, perchè come tu correttamente dici,"la conoscenza nel senso piu’ alto del termine, ovvero spirituale, della realta’, non è mediata dalla mente percio’ non puo’ essere espressa a parole"; molto in breve, perchè il trascendente esiste sul serio. Però ragione, norma, gerarchie e limiti sono il fondamento del nostro mondo umano, della nostra "Terra di Mezzo": delle nostra culture, dei nostri linguaggi, della nostra vita associata, della nostra personalità; e nessuna via mistica di nessuna tradizione religiosa li nega, anche quando pare allontanarsene (leggendo le vite dei grandi mistici della tradizione cristiana, per esempio, non ne trovi uno solo che non dia prova di solido buonsenso, molti che sono capaci organizzatori e uomini politici).
      Il transumanismo è una corrente di pensiero e un progetto politico-culturale che va per direttissima a sbattere contro il limite ontologico dell'uomo (è blasfemo, come correttamente dici tu). Invera la previsione, straordinariamente precisa e anticipatrice, di Novalis: "l'uomo diventa animale-spirito". Traducendo nel linguaggio odierno, l'uomo diventa "materiale biologico infinitamente manipolabile + volontà di potenza infinitamente arbitraria". Ecco da dove viene l'idea dell'uomo nuovo "transumano", con innesti a piacere dai regni animale, vegetale, minerale (meccanico). Viene dall'idea, in realtà molto semplice, che l'uomo non ha radice d'alcun genere. Non nel fondamento trascendente, non nella creaturalità, non nella sua natura o anima, non nella comunità, non nella famiglia: e che dunque se ne può fare letteralmente quello che si vuole. Basta avere i mezzi tecnici, la forza politica, e la volontà (arbitraria: "Perchè?" "Perchè no?"). Idee radicali di questo genere non si limitano mai alla descrizione ("l'uomo è senza radice alcuna", e punto, avanti come prima) ma diventano subito prescrizione, programma di lavoro ("l'uomo DEVE non avere radice alcuna"), perchè ubriacano del più forte dei liquori, la prospettiva di superare le Colonne d'Ercole dei limiti umani (è la hybris dei greci, o lo "eritis sicut dii" del Genesi). Non andrà a finire bene, questa storia. E' importante saperlo, e importante farla finire il più presto possibile.

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    44. Caro Chinacat,
      constato che lei non mi vuole mica tanto bene, metaforicamente o no. Va be', vediamo se così ci intendiamo meglio.
      Secondo lei, che cosa stiamo facendo, qui? Stiamo discutendo per mostrare come siamo intelligenti, quanti libri abbiamo letto, come sappiamo argomentare in modo stringente? In parte sicuramente sì, perchè abbiamo tutti il nostro amor proprio e anche la nostra vanità, e dunque a noi tutti piace far bella figura.
      Questo però è vero solo in parte, perchè oltre ad amare le belle figure amiamo anche capire la realtà del nostro mondo; e visto che il nostro mondo non ci piace per intero, ed anzi vi individuiamo, ciascuno a suo modo e secondo i suoi lumi, tendenze e fenomeni che non ci piacciono per nulla e anzi ci sembrano nefasti e pericolosi, vogliamo anche agire sul mondo, e per quanto possiamo, indirizzarlo sulle vie che ci sembrano le migliori per noi e per tutti.
      Per raggiungere questo scopo, è indispensabile dialogare con tutti coloro che, pur venendo da culture e posizioni diverse e magari lontanissime dalla nostra, si oppongono anche loro, per ragioni magari diverse, a quel che ci sembra di individuare come il nostro avversario. In breve, dobbiamo dialogare anche e soprattutto con coloro che vengono da un luogo diverso, ma vanno dove andiamo noi: le comunità politiche si costituiscono nell'azione, e sono dunque anzitutto comunità di destino, non comunità d'origine.
      A chi viene da un'origine diversa, anche se su di essa pronunciamo un giudizio negativo, non si può chiedere un'abiura preliminare. Perchè abiurare sotto costrizione a qualsiasi fede, religiosa o politica che sia, è un atto vile e disonorevole. E dunque, se imponiamo a chi vogliamo che ci accompagni un'abiura preliminare, gli unici da cui la otterremo saranno proprio coloro che è meglio non avere nelle nostre file, i vigliacchi e i senza onore. Se pensiamo che le loro posizioni siano sbagliate o anche peggio che sbagliate, c'è invece una cosa che possiamo fare: mostrare loro con l'esempio e gli argomenti che le nostre posizioni sono più giuste delle loro. Più giuste, cioè più capaci di ricomprendere anche il vero che c'è in qualsiasi posizione,anche la più errata, e di intendere meglio la realtà e il da farsi per modificarla. Allora, forse, essi potranno, senza disonore perchè senza costrizione, riflettere sulla porzione d'errore insita nelle loro persuasioni (come in tutte) e modificarle; ma liberamente.



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    45. @ ALESSANDRA

      Miss Alessandra, Le faccio notare un paio di cose:

      "e son ben consapevole che la storia la scrivono i vincitori."

      Assolutamente no, per fortuna. Ci sono un sacco di libri scritti da quelli che la guerra l'hanno persa ma sono pochi quelli che se li vanno a leggere. Semmai il vincitore INTERPRETA la storia per spiegare la sua vittoria (allo modo in cui il perdente interpreta la storia per spigare la sua sconfitta) ma il compito di storico è proprio quello evitare questa contrapposizione.
      Non è affatto un caso che tranne alcune eccezioni i migliori studi sul Fascismo siano di matrice anglosassone: la "destra" italiana tirava la sua parte di coperta, la "sinistra" uguale ed il "centro" idem.
      Il risultato è che la storiografia italiana sul Fascismo, ed è facilmente dimostrabile, è rimasta molto indietro rispetto appunto a quella anglosassone.
      La reazione del "povero" Matteo davanti alle frasi ingiuriose del capo del Fascismo nei confronti degli italiani la si spiega con il semplicissimo fatto che non ha mai letto una riga di quello che i fascisti scrivevano e dicevano! Non gli storici di mezzo secolo dopo, noti bene.
      Anche Lei, come milioni di altri italiani, conosce il Fascismo attraverso l'interpretazione distorta data da entrambi i vincitori e difatti:

      "Rispetto la coerenza di coloro che sono rimasti fascisti dopo la caduta di Mussolini"

      Sig.ina Alessandra, Mussolini non è caduto dalla sedia.
      Il Governo Mussolini è stato deposto dal Gran Consiglio del Fascismo in data 25 luglio 1943 con una votazione.
      Per capirci: lo hanno cacciato I FASCISTI!! Intorno al tavolo che votato CONTRO Mussolini ci sono tutti i pezzi grossi del Fascismo.
      A questo punto la "coerenza" va a ramengo e uno è costretto a modificare la propria opinione, se ci tiene ad essere coerente con la propria intelligenza.

      Last but not least:

      "poco adatte a descrivere la realta' in cui viviamo e mi sembrano una gran perdita di tempo."

      Lei dice? Io sono convinto che si avessero spiegato per filo e per segno come nasce e funziona un "totalitarismo", non ci troveremmo in balia di un altro totalitarismo, quello che il filosofo Diego Fusaro chiama il "capitalismo assoluto". Io che non sono un filosofo lo chiamo "totalitarismo capitalista" MA i metodi che usa sono gli stessi degli altri totalitarismi.
      I dieci principi della propaganda di Goebbels sono diventati almeno 50 nelle mani degli Eurocrati di Bruxelles e Francoforte i quali non sono fascisti e non sono nemmeno nazisti ma usano semplicemente gli stessi strumenti. E li usano perchè hanno già funzionato e funzionano tutt'ora.

      Per il resto, La ringrazio di avermi fatto venire il senso di colpa davanti ad una bistecca :)

      Chinacat

      PS
      Anche Farinacci, uno dei massimi esponenti del Fascismo, rimase fascista dopo il 25 luglio. Ma non solo non votò a favore di Mussolini, il giorno dopo anziché correre a difesa del suo Duce, si presentò cammuffato a casa di un colonello delle SS, tale Dollman, chiedendo aiuto per scappare da Roma.
      Dopo qualche mese sa dove lo ritroviamo? A Salò, di fianco a Mussolini, chiedendo la pena di morte per coloro che avevano votato contro Mussolini e deplorando doloro che non lo avevano difeso.
      Fulgido esempio di coerenza, che ne dice ?

      Questi erano quelli coerenti sul serio:

      https://it.wikipedia.org/wiki/Caduti_della_Montagnola

      Senza che nessuno li costringa, civili e soldati e carabinieri italiani, il giorno dopo che il governo li ha abbandonati e traditi per la seconda volta, fanno da soli la cosa giusta: di difendono dai nazisti.
      Queste sono le cose che ci dovremmo ricordare.

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    46. @ BUFFAGNI

      Mr. Buffagni, io la capisco ma Lei cerchi di capire me: i manganelli mi fanno paura, quale sia il loro colore :)
      La mia opinione l'ha espressa un tizio decisamente più un gamba di me:

      "Noi vogliamo imparare a discutere gli uni con gli altri. Questo vuol dire che non vogliamo soltanto ripetere le nostre opinioni, ma stare a sentire che cosa ne possa pensare un altro. Non vogliamo soltanto difendere delle posizioni, ma vogliamo rifletterei su nel loro contesto generale, tenerci pronti ad accogliere nuove convinzioni.
      Noi desideriamo porci, come per prova, anche dal punto di vista degli altri.Anzi noi vogliamo addirittura cercare chi ci contraddice. Cogliere quanto c'è di comune tra la nostra tesi e quella di chi ci contraddice, importa più che fissare affrettatamente punti di vista esclusivi con i
      quali si conclude come inutile la conversazione."
      (Karl Jaspers, La questione della colpa, 1946)

      Però senza manganelli o esaltazione dei manganelli, passati e futuri; anzi, con lo scopo di evitare che si arrivi di nuovo ai manganelli ed imparare a riconoscere quelli che non sembrano manganelli (come fa Lameduck) e che invece SONO manganelli.

      Porti un calumet della pace od un cabernet e andiamo sicuramente d'accordo.

      Chinacat

      PS

      Mr. Buffagni, io vivo in una terra dove i racconti sui manganelli non li leggevo sui libri ma li sentivo raccontare dagli anziani del paese.

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    47. @ MATTEO

      "un altro modo idiota di vedere la storia è quello di fare la "conta dei morti", che ovviamente è sempre sovrastimata per chi ci sta sul cazzo e perfettamente giustificata dalle "contingenze" per chi ci sta simpatico"

      Non hai capito cosa volevo dire e provo a spiegarmi meglio e con più calma, come fa Mr. Buffagni.

      Il punto non è affatto la conta dei morti ma COME il regime fascista ha organizzato, armato e diretto la guerra, che è stata combattuta dai soldati italiani.
      Personalmente detesto la guerra ma ho un grande rispetto per quelli che l'hanno combattuta, sia da una parte che (sorpresa!) dall'altra. Quello che i militari chiamano "l'onore delle armi" che si rende a chi ha combattuto con valore e dignità.
      Ebbene, il regime fascista ha armato male, organizzato peggio e diretto peggio ancora tutta la guerra e questo discorso con le ideologie non ha nulla a che vedere. Non la vedo "a simpatia" perché ci sono 3.000 anni di storia militare alle spalle e un livello così basso come quello raggiunto nella 2aGM dal nostro esercito non si era mai visto.
      Questa somma di errori, negligenze ed incapacità le hanno pagate i cittadini italiani, tuo nonno, mio nonno, tanti altri nonni: alcuni sono tornati, altri sono ancora sul Don o a Sidi Barrani.
      E dopo essere riusciti addirittura a guadagnarsi la stima di uno dei più grandi soldati della storia (Erwin Rommel), sono stati trattati come una vergogna dallo stesso regime che li ha mandati a farsi ammazzare con un fucile a tappo.
      Forse tu non lo sai ma i reduci della Russia, quei pochi che tornarono subito dopo, venivano fatti arrivare di notte e di nascosto perché non si vedesse come erano ridotti.
      Questo non è il modo in cui una nazione manda a morire i suoi soldati, quale che sia il tipo di regime. Stalin lo ha fatto con i Russi? Si e ne ha fatte pure di peggio per cui se fossi russo sarei incazzato.
      Ma io sono italiano e il trattamento riservato dal regime ai propri soldati mi fa incazzare.

      E se sei capace di leggere la le righe, noterai che il disprezzo del regime verso gli italiani è molto simile a quello odierno: siamo corrotti, siamo spendaccioni, ci sono casta & cricca che si mangiano i soldi e giù autorazzismo a piene mani.
      A chi non piace l'Italia, le frontiere sono aperte: see You later, alligator.

      Chinacat

      PS

      Non sono frasi estrapolate "a caso", chiunque sia familiare con gli scritti di Mussolini sa benissimo che questo genere di espressioni nei confronti dei "popoli" risalgono addirittura a quando Mussolini era direttore del principale quotidiano socialista, l'Avanti.

      "Mussolini socialista"
      Prof. Spencer M. Di Scala; Prof. Emilio Gentile

      E questo è l'audio della presentazione del libro con i due interessati.

      https://www.radioradicale.it/scheda/460568/presentazione-del-volume-mussolini-socialista-a-cura-di-emilio-gentile-e-spencer-m-di?i=3502261

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    48. Appoggio la mozione "niente manganelli", nè reali nè metaforici, e soprattutto tra noi.

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    49. Ho fatto molta fatica a leggere Alessandra che sovvertiva come se niente fosse la termodinamica (vivere senza mangiare) ma sono riuscito ad arrivarci in fondo.
      Più articolata ovviamente la risposta di Buffagni, la quale, pur nella sostanziale ragionevolezza della tesi esposta, si presta ad una inaccettabilità di fondo che ne disinnesca la carica critica.
      Questa inaccettabilità è l'identificazione tomistica fra la hibrys greco-romano-italica ed il tabù ebraico della autoaffermazione storica dell'uomo. O, per meglio dire, della sua autoctisi.
      Che io sappia nemmeno la Chiesa insegna più questa corbelleria per il semplice fatto che non è sostenibile filosoficamente, storicamente e persino filologicamente.
      Nell'ebraismo (indi nel cristianesimo, indi nelle ideologie progressiste che da esso promanano) vi è la condanna della fondazione stanziale di una civiltà vista come peccato supremo. Caino è il Romolo ebreo, ed infatti anziché essere venerato è condannato alla dannazione eterna. Il primo agricoltore. Il primo stanziale. Il primo fondatore di città.

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    50. Per la verità, Matteo, ho affiancato "hybris" e "eritis sicut dii" senza voler sottintendere che siano la stessa cosa. Sicuramente non lo sono. Sono analoghi: sono simboli sapienziali che toccano, metaforicamente, lo stesso punto. Come sai, ce ne sono di simili anche in sapienze non europee. Poi diventano anche concetti filosofici (o teologici, nel caso della dottrina del peccato originale), e lì le differenze e anzi le divergenze si manifestano con chiarezza.
      Che il progressismo derivi dal cristianesimo è verissimo. Secondo me deriva da UNA interpretazione o corrente del cristianesimo. Il cristianesimo come cultura, a mio avviso, è un compromesso tra Atene e Gerusalemme, garantito da Roma; una volta scossa l'autorità dottrinale e politica di Roma, le correnti culturali cristiane tendono a separarsi in ragione della percentuale di contenuto "ateniese" o "ierosolimitano"; quindi, protestantesimo e cattolicesimo modernista si avvicinano fino a diventare indistinguibili, e lo stesso avviene per il cattolicesimo tradizionalista e il cristianesimo ortodosso, con relativa attrazione anche geopolitica verso gli opposti poli di Occidente e Oriente, Mare e Terra, Stati Uniti e Russia. I cristianesimi si dividono lungo la stessa linea di faglia anche per quanto riguarda mondialismo e progressismo, con Gerusalemme mondialista e progressista, Atene tradizionalista e "nazionalista", per così dire.
      [segue]

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    51. [segue dal post precedente]

      Ti segnalo, nel caso che già non lo sapessi, che importanti settori del mondialismo (nome importante d'attualità, Jacques Attali, che si è inventato l'attuale presidente della Repubblica francese) hanno già individuato come capitale del futuro Governo Mondiale proprio Gerusalemme. Attali, e non solo lui, lo dice e lo scrive pubblicamente, basta controllare su internet, se non si ha voglia di leggere i suoi libri; insomma, non mi sto inventando niente e pregherei i lettori di non tirare in ballo a sproposito il nazifascismo e il complotto demoplutogiudocratico.
      L’indicazione di Gerusalemme come capitale del futuro governo mondiale dipende, penso, da due fattori: 1) l’ebraismo è il messianesimo secolare nella sua forma più pura, come noto gli ebrei hanno sempre atteso un Messia-Re che gli desse anzitutto la liberazione, poi la supremazia mondiale 2) l'odierna Israele è l’unico esempio nella storia di uno Stato istituito su base teologica ed etnica (nell’ebraismo indistinguibili) da persone che NON credevano in nessun Dio, Yahvè compreso. Ne tratta molto a lungo il profondo studioso Leo Strauss, perchè nella sua visione, tutti i grandi pensatori occidentali da Platone in poi adottano una “scrittura reticente”, cioè a dire scrivono su un piano essoterico che Dio e il trascendente esistono, costituiscono l’ordine cosmico/la gerarchia dell’essere, etc., con tutto quel che ne consegue anche sul piano politico; ma scrivono anche, "tra le righe", su un piano esoterico, nel quale affermano – per i soli spiriti forti in grado di reggere alla verità, che sono i veri filosofi – l’esatto contrario, cioè che Dio non esiste, il trascendente neanche, e che sola a regnare nell’universo è la forza. Strauss è uno studioso veramente profondo, e ha avuto un importante influenza anche pratica perchè è stato il docente (a Chicago) dei principali neoconservatori americani, quelli che hanno forgiato la politica e l’ideologia USA degli ultimi vent’anni.
      Paragonando questa visione alla mondialista, si capisce subito dove collimano.
      So come la pensi in materia di cristianesimo e universalismo. Il vero punto della questione filosofica e politica è l'universalismo (il cristianesimo, comunque lo si interpreti, è indubitabilmente universalista). Io penso che si tratti di una questione di piani (l'universalismo è vero e praticabile sul piano religioso e filosofico, non praticabile sul piano politico), tu pensi che non sia vero e praticabile mai. Molto interessante la soluzione alla Leo Strauss-Attali dell'ibridazione tra universalismo politico estremo (governo mondiale) e particolarismo altrettanto estremo (Gerusalemme capitale ebraica+ capitale del mondo); una ibridazione basata sulla fondazione di una religione mondiale/mondialista in cui i primi a non credere sarebbero i fondatori. C'è da rifletterci.

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    52. Non conoscevo la posizione di Attali, ma conoscevo quella di un paladino altrettanto viscido del mondialismo, che per una maciata di voti non abbiamo avuto come papa, che era sulla stessa linea di pensiero.

      Conosco le tesi di Strauss e personalmente non le condivido, per il semplice fatto che se prese letteralmente allora comportano la possibilità di far dire a chiunque qualunque cosa, il che mi pare abbastanza ridicolo.
      Viceversa, ed alla luce del fatto che Strauss era discepolo (rinnegato ma comunque discepolo) di Schmitt, queste tesi acquisiscono un valore fondamentale sotto il profilo politico. Ovvero, non si tratta di esegesi, non si tratta di gnoseologia, non si tratta nemmeno (Iddio ce ne scampi) di ontologia. Si tratta di mobilitazione politica in vista di un fine ben preciso.
      Quale sia quel fine lo hai mostrato tu, ed è la differenza fondamentale fra cristianesimo ed ebraismo.
      Nell'ebraismo l'escatologia prende la forma della promessa di Jaweh al suo popolo di allucinati nomadi circa il dominio del mondo.
      Nel cristianesimo prende la forma del millenarismo, ovvero dell'eliminazione dello Stato inteso come differenziazione politica delle culture storicamente incarnatesi e concretamente organizzatesi.
      Nell'islam, prende la forma della Jihad.

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    53. Sì, certo che ha un immediaato scopo politico. La tesi della "scrittura reticente" ha lo scopo di differenziare l'azione politico-culturale, di renderla più funzionale (vedi anche bene che all'interno di questa visione è assurdo parlare di buonafede, malafede, etc.; l'ipocrisia è strutturale e permanente). All'interno della polis, al "middle management" si insegna "nobile menzogna" (ma intesa nel senso di menzogna, non nel senso di simbolo o mito che rinvia alle Idee) per assicurare la coesione necessaria (v. Israele). Ai dirigenti strategici e ai "filosofi", la "verità insostenibile" (solo la forza esiste). E' Schmitt riveduto alla luce di (una intepretazione possibile di) Nietzsche. Il popolo lo si disfa, anzitutto abbattendo le difese interiori, la ragione e il principio di non contraddizione, e inondandolo con il sentimento e l'emozione. Curiosità: il testo rilevante di Strauss, "Scrittura e persecuzione", in Italia è curato e prefato da Giuliano Ferrara, nell'epoca in cui si fece arruolare dalla CIA e prese contatto con i neoconservatori USA. Non c'è bisogno che mi dilunghi su quanto sia adatta questa tesi per la conduzione delle operazioni di influenza e di ingegneria sociale, nelle quali i mondialisti sono veramente molto bravi. E' una cosa molto interessante che va studiata a fondo, bisogna rifletterci su. Me ne sono accorto di recente perchè ho studiato un po' le elezioni francesi, e da Attali sono arrivato ad altri amichetti suoi, ho fatto un po' di collegamenti, etc.

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    54. Hai ragione, per certi versi la Francia è persino più "avanzata" degli Usa su una determinata china.
      Non sono però convinto del fatto che la dirigenza talmudo-sionista sia atea e nichilista.
      Hertz lo era sicuramente, ma di acqua ne è passata sotto i ponti, ed in effetti, fino a che il sionismo è stato semplicemente una sorta di marxismo per scappellati...ha avuto il seguito più o meno del bordighismo o della "Via romana agli Dei" o di chissà quale stramberia da colti perdigiorno.
      Il sionismo viceversa ha iniziato ad attecchire quando si è saldato con il cabalismo razziale e con l'esegesi revisionista (nel senso del famoso "partito revisionista") a fortissima connotazione religiosa.
      Che poi di per se l'ebraismo (contrariamente, bisogna ammetterlo, del cristianesimo) sia DI PER SE una religione atea mi sembra un'altra questione.

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    55. Qui per commentare dovrei saperne decisamente di più sull'ebraismo e sul sionismo, che ho studiato solo superficialmente. Conosco bene Kafka, e in Kafka c'è un movimento molto peculiare. Culturalmente assimilato, non religioso, a disagio nella società e nella vita, sradicato, si avvicina agli ambienti chassidim. Sulle prime, meraviglia e speranza. Poi, terribile delusione: gli ambienti talmudici sono piccole tirannie oscurantiste, dove regnano ignoranza e prepotenza. Si allontana, scrive; e scrive su un indefinibile crinale tra ebraismo e ateismo; elabora una specie di esoterismo personale e letterario a partire da quel che ha studiato della Cabala negli ambienti rabbinici. Sul finire della vita si avvicina al sionismo, lo vede come unica speranza di vita (lettere a Milena). In un certo senso mi pare esemplare (K era un rabdomante) della posizione dell'ebreo secolarizzato, che è uno staffato, e nel sionismo spera di reintegrare la pienezza della religione etnica (ma è perduta per sempre) e insieme di fondare uno Stato moderno, secolare. Israele è una contraddizione vivente. Facendo le ricerche che ti dicevo sopra, ho visto che nell'ambiente mondialista va molto di moda la Cabala (di gran moda presso Goldman Sachs). Questo perchè la Cabala, con la sua numerologia, è passibile di un utilizzo insieme affatto ateo e affatto esoterico, in una coniunctio oppositorum veramente notevole; il Cabalista moderno si sente insieme un eletto (e un mago, la Cabala serve anche a questo) e un moderno tecnico. Detto per inciso, tempo fa ti chiedevi e mi chiedevi se ci sono i satanisti. Cercane da quelle parti, io studiando un po' ne ho trovati mica pochi; e con lo stesso tipo di peculiare coniunctio oppositorum (satanismo ateo, il punto non è "credere al demonio", il punto è "voler credere al demonio e pertanto crearlo"). Quel che innesca tutto è l'idea, straussiana ma non solo, che la verità è che non esiste la verità.

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    56. Se ti capita, guarda questo film: https://en.wikipedia.org/wiki/Pi_(film)
      (si trova anche in streaming)

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    57. Accolgo il suggerimento, grazie.

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    58. Alessandra12:12

      Rispondo brevemente a tutti sebbene non abbia molto da dire - la conversazione ha preso una piega che non seguo e che francamente non mi appassiona. Lo dico senza offendere nessuno, per carita'. Il fatto e' che non ho l'ambizione di essere colta e anche se l'avessi, sarebbe una chimera - quella verbale non e' la mia modalita' cognitiva preferita.

      @ Chinacat: sicuramente ha ragione lei a dire che i vincitori interpretano la storia ma non la scrivono. Io non so molto di storia, piu' che altro mi riferivo al fatto che ho studiato sul Villari. E certamente lei ne sa piu' di me sui 'rinnegati’ del fascismo. Suppongo che c'e' stato un po' di tutto: quelli che hanno abiurato sinceramente, quelli che hanno fatto finta e quelli che non rientrano in nessuna delle due categorie perche' non ci avevano mai creduto davvero - sospetto che questi ultimi siano stati i piu' numerosi ma magari mi sbaglio. Il paese di mia madre si svuoto' alla fine dell’800 e i giovani piu' forti (tra cui il mio bisnonno) finirono nelle acciaierie di Pittsburgh. Alcuni tornarono quando mio nonno era poco piu' che un ragazzino, perche' Mussolini bonifico' paludi, costrui' strade e scuole, il che permise ai miei avi, grazie anche al gruzzoletto americano, di rimettere in marcia il frantoio e aprire un negozio - finalmente si poteva andare a Napoli e caricare il treno di provviste e si potevano mandare a scuola i figli. All’epoca erano tutti fascisti. Poi ci fu la guerra, da cui molti non tornarono, pero’ non ce l’avevano con Mussolini – non mi chieda perche’: non lo so. Come vede, la realta' (o almeno, quello che comunemente si intende per tale) e' mediata dalla propria percezione; ci sono studi che vanno in questa direzione - la neurologia e' un altro campo in cui si sta facendo molta ricerca con risultati davvero sorprendenti. Bisogna poi tener presente che ci sono cose, apparentemente piu' innocue, che fanno male tanto e quanto i manganelli. La mia opinione e' che gli uomini hanno ucciso in nome del fascismo e del comunismo, del cristianesimo e dell'islamismo - allora forse il problema e' un altro. Con che non voglio assolutamente che l'uomo e' un virus per la terra. Ci sono anche tanti esempi positivi.

      Il fatto che non so molto di storia dimostra pero' che non e' vero quello che dice lei, che se “avessero spiegato per filo e per segno come nasce e funziona un "totalitarismo", non ci troveremmo in balia di un altro totalitarismo”: io mi rendo ben conto in che guaio siamo. Piuttosto mi piacerebbe capire cosa e' stato di qualche migliaio di anni che mancano al conto - e' li' che secondo me si potrebbe trovare qualche risposta (sono una fan di Graham Hancock :-)).
      Infine, non era affatto mia intenzione farle venire i sensi di colpa quando mangia una bistecca - non servono a niente, anzi son deleteri. Pero' mi fa piacere che ci abbia pensato.

      Saluti.

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    59. Alessandra12:15

      @Matteo

      Grazie. Apprezzo lo sforzo. Tuttavia le faccio notare che non sono io che sovverto come se niente fosse la termodinamica: se si fosse preso la briga di guardare il video e fare una piccola ricerca online prima di esprimere giudizi, saprebbe che lo ha detto un genetista che si occupa di ricerca in varie universita’ britanniche (principalmente a Cambridge), oltre a detenere varii incarichi accademici in altre istituzioni, sempre di ricerca scientifica, il quale afferma “the data is there” e si spinge ad ipotizzare una spiegazione, auspicandosi che la scienza investighi. Penso che e’ ora di capire che il materialismo scientifico e’ finito. FI-NI-TO. Over. Kaput. Prima ce ne rendiamo conto e agiamo di conseguenza, meglio e’. Oppure potremo metterci altri 20, 30 o magari 40 anni – nel frattempo sara’ una strage.

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    60. Alessandra12:39

      @ Roberto (last but not least :-))

      Grazie per la poesia. Splendida. Io ho notato che persino i ragni sono sensibili alla musica. Non e’ meraviglioso?

      Son d’accordo con te che i fondamenti di tutte le religioni (e le metafisiche) si basano sugli stessi principii. Il problema in parte e’ che c’e’ un buco enorme nella storia, specialmente quella occidentale, per cui ne sono rimasti frammenti attraverso il mito, che poi le religioni hanno interpretato e/o manipolato per altri fini. Pero’ siamo arrivati al punto che la scienza sta confermando questi principii, per questo dicevo ‘oggigiorno’ – non c’e’ un dio antropomorfo ma l’intelligenza organizzatrice dell’universo, la legge suprema della vita stessa.
      Non capisco neanche la tua ritrosia verso la scienza: ti affascina ma non esprimi giudizi, ovvero non trai nessuna conclusione sulle implicazioni che essa puo’ avere sui fatti umani - non e’ una critica ma solo un’osservazione. Eppure in passato gli studiosi di scienze naturali erano anche filosofi e non penso sia stata una buona idea separare le due cose.

      Penso che siamo d’accordo sul risultato ideale ma non sul metodo - hai visto le foto di Thomas Beatie 'incinto'? Orrore!

      La prima cosa che noto quando faccio le mie pratiche spirituali (quando sono ‘connessa’) e’ il distacco dalle mie emozioni ed e’ un’esperienza comune a tutti coloro che intraprendono questo cammino. Il che non vuole dire reprimerle, piuttosto si tratta di osservarle – suppongo che e’ quello che intendi tu per essere ‘centrati’. C’e’ una pratica taoista molto semplice ed efficace per pulire il corpo emozionale e mantenere la salute psichica, in cui le emozioni sono associate agli organi (quindi e’ anche un modo per mantenersi in salute), colori e persino suoni.

      Ho qualche difficolta’ con i concetti di ‘ragione, norma, gerarchie, limiti’ – sono un po’ ribelle :-). La ragione si basa su una concezione della realta’ come fatto obiettivo, mentre le scienze neurologiche moderne stanno evidenziando l’ingannevolezza dei sensi, soprattutto la vista (e allora aveva ragione Platone a dire che non vediamo altro che ombre), il che ha dato origine al concetto di realta’ virtuale. La norma: chi la stabilisce? Ed in base a cosa? Idem per la gerarchia, sebbene io abbia molto rispetto per la saggezza, ma anche questo finora e’ un concetto molto relativo. In quanto ai limiti, ci sono anche per essere superati. Mi rendo conto che sto parlando di un’utopia, almeno per il momento, ma penso che e’ necessario ripensare tutta l’organizzazione della societa’, ed io comincierei dalla scuola: non piu’ una scuola che omologa ed annoia, dove l’unica cosa e’ essere ‘bravi’ (imparare quattro nozioni, spesso false e superficiali) perche’ quello che conta e’ un lavoro ben pagato, per finire piu’ spesso che no a fare qualcosa che ci rende schiavi perche’ non ha niente a che vedere con i nostri talenti innati. Dovremmo invece educare alla liberta’, alla creativita’, all’arte, alla musica e dare modo a ciascuno di esplorare talenti e inclinazioni per poi metterle al servizio della comunita’. Dovremmo insegnare la meditazione nelle scuole, a prendersi cura del proprio corpo, a cominciare dal cibo, e della propria psiche, dei nostri vecchi e dell’ambiente (quanti di noi sanno piantare e far crescere una pianta di pomodori?), a passare piu’ tempo possibile all’aperto e non davanti alla TV, ecc. ecc. Soprattutto capire che non ci puo’ essere realizzazione piena se non e’ transpersonale, che non esclude affatto quella personale - tutt’altro! E poi dovremmo dare piu’ potere alle comunita’ locali invece di centralizzare. Non faremo niente di tutto questo, stiamo andando collettivamente nella direzione opposta. E sara’ stata una scelta, per quanto inconsapevole, ma una scelta.

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    61. Cara Alessandra,
      sono contento che ti sia piaciuta la poesia di Noventa, un poeta a cui sono molto affezionato. Se ne hai voglia, cerca su internet un'altra sua poesia che comincia così: "Gh’è nei to grandi – oci de ebrea" (quella c'è, in rete), vedrai che ti piacerà.
      Rispondo alle tue domande, e commento brevemente quel che mi scrivi. Non do giudizi in materia di scienza, anche quando quel che leggo mi affascina, perché sono ignorante, e non sono in grado di rifare, neanche grossolanamente, il percorso che ha condotto lo scienziato a dire quel che dice. Posso dire "Bello!" ma non posso dire "Giusto!". E' certo un vero peccato che le scienze della natura si siano separate dalle scienze umane, ma ormai è fatta, soprattutto per me che dovrei ricominciare dai banchi delle elementari. Va be' che non è mai troppo tardi, ma a volte è davvero troppo tardi.
      "Ragione, norma, gerarchie, limiti" (che non hanno mai entusiasmato voi donne, lo so). Come dicevo, non sono l'ultima e unica istanza del pensiero e della vita umana, ma senza non ci sono né pensiero né vita umana. Senza il principio di non contraddizione ("la proposizione 'A ed anche non-A' è falsa") è impossibile persino il linguaggio che ora ci fa comunicare, che come tutti i linguaggi è un sistema di differenze, gerarchie e limiti. Poi nella stessa lingua italiana si può scrivere "vergine madre, figlia del tuo figlio", che con il principio di non contraddizione non va proprio d'accordo, ma forse esprime, nel linguaggio simbolico della poesia, una realtà trascendente, che non possiamo comprendere ma soltanto intuire perché "come dice Platone, vediamo solo ombre".
      [segue]

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    62. [segue dal post precedente]

      E' questa, la norma fondamentale. La norma etico-politica e la sua legittimazione ("chi la stabilisce?") sono cosa (un po') diversa. La norma etica la stabilisce chi ha l'autorità per farlo. Può farlo bene, può farlo male, può farlo così così; si può e a volte si deve contestare la norma etico-politica presente: ma per sostituirle un'altra norma, non per abolire le norme in quanto tali (questo è il sogno edenico, o se vuoi l'utopia, degli anarchici). La cosa veramente importante è che chi ha l'autorità NON stabilisca l'anomia, o l'antinorma; o addirittura non stabilisca norme etico-politiche che violano il principio di non contraddizione, come ad esempio il matrimonio omosessuale, che stabilisce per via giuridica che "la proposizione 'A ed anche non-A' è VERA", perché stabilisce che uomo = donna in un contesto, il matrimonio, il quale esiste e prende significato solo grazie alla differenza sessuale, cioè grazie al fatto che uomo NON è uguale a donna, che "la proposizione 'A ed anche non-A' è falsa". L'imposizione autorevole di un'antinorma non resta un fatto puntuale, ma introduce una antilogica: disgrega i significati, le differenze, le gerarchie e la ragione; terra terra, l’antilogica dell’antinorma istupidisce progressivamente, perché se dentro di noi ragione e logica non sono saldamente radicate, siamo in balia delle emozioni, delle sensazioni, delle fantasie: anche e soprattutto di quelli che i powers the be usano per manipolarci. Secondo te, altrimenti perché verrebbe in mente a tante brave persone di reagire a un attentato jihadista disegnando per terra con i gessetti o facendo circolare su facebook due orecchie di coniglio? Ci si chiede, ma sono pazzi o cosa? No, non sono pazzi: ma non sono neanche "normali", cioè a dire non hanno interiorizzato la norma fondamentale, la loro ragione è fragile, instabile, precaria, e reagiscono agli stimoli percettivi ed emotivi (teleguidati),come un feto sospeso nel liquido amniotico.
      Questo è il moto fondamentale del mondialismo, e del transumanismo che è la sua ideologia elettiva: un grande moto di eguagliamento che tende ad abbattere tutte le differenze, da quella tra uomo e donna, a quella tra etnie, a quella tra uomo, animale, macchina; che applica cioè sistematicamente al mondo della vita e dell'uomo il principio della cibernetica, conforme al quale tra me e il mio frigorifero non c'è differenza alcuna tranne quantitativa (lui è più freddo). Se non rammento male le lezioni di fisica del liceo, questa è anche la strada maestra verso l'entropia, cioè il disordine, il caos.
      Spero di essermi spiegato. Grazie per la conversazione, sai che mi fa sempre piacere parlare con te. Un caro saluto.

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    63. Cara Alessandra, del curriculum di chi ha detto una boiata come "è possibile vivere senza mangiare" me ne frego.
      Galileo e Newton, per dire, credevano ciecamente all'oroscopo, ma questo non lo rende vero perché il principio d'autorità nelle scienze naturali, non riguarda le persone ma il metodo.
      Per qualunque stronzata potremo tirare in ballo fior fiore di esperti che sostengono l'insostenibile, dal moto perpetuo in poi.
      Maxwell, ad un certo punto, arrivò a dire che non c'era più niente da scoprire, e fu smentito pochi mesi dopo dall'inizio dell'era dei quanti.
      Poi, se vuoi puoi chiamare tutto questo "materialismo scientifico" ma a me ricorda una puntata dei Simpson in cui la maestra femminista si oppone al modo fallocratico di fare matematica ponendo domande del tipo: "che colore ha il 7?"

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    64. @ ALESSANDRA

      La Storia può interessare o meno e ci sta.
      Ma conoscere la storia della propria nazione non ha nulla a che vedere con l'essere colti o meno ma ha molto a che vedere con l'identità culturale, il "chi siamo" in relazione a "da dove veniamo" però qui si va su argomentazioni che può articolare molto meglio Buffagni.

      Io Le faccio solo notare una cosa:

      "All’epoca erano tutti fascisti"

      Ah si? Io non faccio "meditazione" ma se Le capita, provi a meditare su questo: potevano essere "altro"? No perché era vietato. O eri fascista o non eri. Punto. La parola "totalitarismo" indica proprio questo per cui la frase "all'epoca erano tutti fascisti" perde completamente significato. Se domattina ammazzissimo tutti i vegetariani, sarebbe corretto dire "adesso siamo tutti carnivori"?

      Potranno forse sembrare problematiche distanti ma in realtà sono attualissime perché se la sua frase la riscrivo in questo modo:
      "all'epoca erano tutti a favore dell'euro"
      sarei uno sciocco se non mi domandassi: potevano essere "altro"? No, perchè la decisione di adottare la moneta unica non è stata una scelta del popolo italiano.
      Togliere qualsiasi possibilità, escludere "l'altro", anzi presentare l'alternativa come una catastrofe per ottenere il consenso è uno dei tanti metodi utilizzati dai totalitarismi. Lo hanno usato spesso e volentieri il Fascismo ed il Nazionalsocialsimo e viene usato anche oggi perché funziona. Non mi crede?
      "se usciamo dall'euro è la catastrofe"
      Questa balla clamorosa l'avrà sentita ripetere milioni di volte ma è un trucco che funziona ancora. E' la stessa canzoncina che Mussolini cantò per anni fino alla marcia su Roma: "non ci sono alternative al fascismo." A Pittsburgh direbbero: same shit, different day.

      Chinacat

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    65. Alessandra20:54

      @Roberto

      Piacere mio. Grazie anche a te della replica e degli spunti di riflessione - ci pensero'. Sono sicura che avremo modo di parlarne ancora, grazie anche all'ospitalita' di Barbara.

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    66. Alessandra21:02

      @ Matteo

      Caro Matteo, se avesse guardato il video saprebbe che il ricercatore in questione non ha detto che lui ‘crede’ che si possa vivere senza mangiare o bere ma piuttosto che ci sono persone che sostengono di essere capaci di fare cio’ ed una di queste persone e’ stata sottoposta ad osservazione ed analisi cliniche che hanno confermato la veridicita’ di queste affermazioni – in altri termini, il prof. Thangavelu non ha sostenuto una sua personale convinzione ma ha riportato un fatto e poi si e’ spinto ad ipotizzare una possibile spiegazione scientifica ed ad auspicare che la ricerca possa fare luce su questo fatto. In questo senso il curriculum e’ rilevante, perche’ e’ logico pensare che una persona di quella caratura non faccia affermazioni non vere, per non perdere la sua credibilita’ e quella di tutta la professione medica che si e’ occupata di verificare la veridicita’ del fenomeno.

      Pero’ lei non ha guardato il video, Matteo, vero? Beninteso, non sto dicendo che lei deve guardare il video, pero’ se mi risponde in merito al video, io mi aspetto che lei lo abbia guardato. Il che mi spinge ad una riflessione. Io sono qui per scambiare idee, pensando che questo mi arricchisca e possa forse, senza nessuna pretesa da parte mia, arricchire gli altri, il che implica anche la disponibilita’ a cambiare opinione se giudico che cio’ possa, appunto, fare di me una persona migliore. A giudicare dai suoi commenti ho invece l’impressione che lei qui sia per motivi ben diversi (mi corregga se sbaglio, o meglio, a questo punto me lo dimostri), ovvero per trovare conferma alle sue idee ed anche per imporre, piu’ o meno surrettiziamente ma a volte anche in maniera aggressiva, le sue idee agli altri - sebbene apprezzi che il suo tono si e' un po' addolcito negli ultimi commenti, ma non e' abbastanza. Io non so perche’ lei fa cosi', lo sapra’ lei (o forse no), a me non interessa. Neanche sto dicendo che debba smettere – per quello che mi riguarda, puo’ anche continuare a giocare questo gioco in cui e’ lei a dettare le regole a sua convenienza, se trova qualcuno disponibile a giocare con lei. Io non lo sono. Non me ne voglia per quello che le sto per dire, le garantisco che sto facendo uno sforzo per farlo nella maniera piu’ garbata possibile ma non trovo questo scambio costruttivo ed anzi le devo confessare che lo trovo anche fastidioso - mi sento aggredita. Percio’ mi faccia il gran favore d’ora innanzi di evitare di interagire con me, commentando su qualche mia affermazione, fermo restando che rimango sempre a sua disposizione, invece, se anche lei e’ disposto al confronto.

      Cordiali saluti.

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    67. Alessandra21:33

      @ Chinacat

      Non ho detto che le storia non sia importante in assoluto sebbene io creda che veniamo a questo mondo con una sorta di conoscenza innata, che e’ quella che dovrebbe guidarci - pero’ siamo una specie che soffre di amnesia. Comunque questo e’ un altro discorso.

      Io qualcosa di storia so, molto in generale, ma non conosco i dettagli, i quali onestamente non mi interessano perche’ personalmente ritengo che non siano particolarmente utili (a me) per capire la realta’ attuale. I tempi cambiano, le idee ed il contesto anche, per cui sicuramente si possono fare dei paralleli e trovare similitudini ma il paragone sara’ sempre un po’ approssimativo, che magari va anche bene in certe situazioni – per esempio quando, come e’ successo a me oggi, capita di fare una chiacchierata in treno con uno sconosciuto, un signore inglese di una certa eta’ (io attacco bottone con tutti quando posso :-)). Abbiamo parlato delle elezioni prossime venture ed ovviamente di Brexit, in favore del quale lui si e’ espresso nel referendum. Quando gli ho fatto presente che, pur non essendo inglese, avrei anch’io votato per Brexit, e’ rimasto un po’ sorpreso, al che gli ho detto: “You don’t want to end up as a German protectorate, do you?” La sua risposta e’ stata: “We’ve sorted that out in 1945!” E ci siamo fatti entrambi una bella risata.

      Pero’ per accorgermi che la politica italiana (ma non solo) sta prendendo una piega autoritaria, faccio affidamento su un’altra facolta’, quella di riconoscere le bugie quando cercano di propinarmele. La bugia e’ sempre prevaricazione in quanto inganno, cioe’ il tentativo di farci aderire surrettiziamente ad una visione della realta’ falsa, per cui faremo cose che magari vanno contro il nostro interesse (o del nostro gruppo, nazione o classe) in virtu’ di questa falsa verita’. Oggigiorno non si usano piu’ i manganelli ma il martello della propaganda, che si e’ fatta sempre piu’ raffinata: una delle strategie, per esempio, e’ la ‘agnotology’, che consiste nel bombardare l’utente con una valanga di informazioni contraddittorie in cui e’ difficile orientarsi, al fine di indurre l’ignoranza. Il modo per sfuggire a questa trappola e’ appunto quello di approfondire, leggere ed informarsi – richiede un certo sforzo intellettuale e soprattutto tempo, che non tutti hanno, ed anche per questo funziona.
      Poi c’e’ l’intuizione, che in genere applico a faccende piu’ personali (o transpersonali), le quali a volte (spesso) si incrociano con la storia – si tenga presente che anche l’intuizione richiede un certo impegno, perche’ va affinata.

      Quando dicevo che all’epoca erano tutti fascisti, mi riferivo al paese di mia madre – forse non sono stata chiara. Pero’ e’ anche vero che al sud partigiani ce ne sono stati pochi, forse perche’ Mussolini ha fatto qualcosa per il sud, e questo bisogna riconoscerglielo. O forse perche’ hanno scelto di essere ingannati. Io non lo so perche’ non c’ero.

      Certamente si poteva e si puo’ essere altro – c’e’ sempre un’alternativa. Ma vede, io penso che tutto e’ frutto di una scelta, anche quando questa sia inconsapevole – la scelta di lasciarsi ingannare dalle bugie, per esempio, perche’ non si ha voglia o tempo o non si ritiene importante dover approfondire, o anche solo la scelta di non guardarsi dentro - essenzialmente, perche’ ci si rende in qualche modo complici. Chi tace acconsente. Purtroppo sono tempi difficili, e’ richiesto un grande coraggio nell’assunzione delle proprie responsabilita’. E’ l’individuo che fa la collettivita’.

      Non mi sembra che diciamo cose molto diverse.

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    68. @ ALESSANDRA

      Alcune considerazioni:

      a) "perche’ personalmente ritengo che non siano particolarmente utili (a me) per capire la realta’ attuale."

      La favoletta secondo la quale oggi "è tutto diverso" è uno degli strumenti utilizzati dal martello della propaganda, per evitare che qualcuno si volti indietro e capisca. Per parafrasare Matrix, è una forma di controllo.
      La dimostrazione che è vero l'opposto la trova:

      a) nella lettura di The Great Crash di J.K. Galbraith oppure
      b) Alberto Bagnai, capire la crisi economica

      https://www.youtube.com/watch?v=nRa_ZNGdCZI

      Per non parlare delle Repubblica di Weimar dove le politiche economiche deflazionistiche (le stesse di oggi) agevolarono l'avvento al potere del Nazionalsocialismo, un bel totalitarismo. Ma che combinazione.
      E guardi un pò che altra simpatica combinazione: il martello della propaganda fu portato alla sua massima espressione da un nazista, Joseph Goebbels, matto come una lepre a Marzo ma assolutamente geniale nel creare forme di consenso.
      L'ultima combinazione la trova in questo scritto del Prof. A.M. Rinaldi:

      http://formiche.net/2014/01/18/euro-rinaldi-piano-funk/

      Scommetto un cena (che paga Mr. Buffagni) che quest'ultimo Le farà venire i brividi.

      Chinacat

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    69. @ ALESSANDRA

      2)"A giudicare dai suoi commenti ho invece l’impressione che lei qui sia per motivi ben diversi (mi corregga se sbaglio, o meglio, a questo punto me lo dimostri), ovvero per trovare conferma alle sue idee ed anche per imporre, piu’ o meno surrettiziamente ma a volte anche in maniera aggressiva, le sue idee agli altri"

      Miss Alessandra, io di idee mie ne ho poche. Per cui "prendo" le idee degli altri cioé quelle di coloro che certi fenomeni li hanno studiati. Il mio raggio d'azione sono i totalitarismi e per quanto sembri monotematico Le assicuro che è un campo molto vasto.
      Quindi, se come dice Lei, ognuno deve contribuire, io sono qui per quello, fondamentalmente e se possibile imparare da chi ne sa più di me in argomenti del quale so poco.
      Quanto al "tono" dipende anche da come si rapporta l'interlocutore nei miei confronti o meglio: da come reagisce davanti alle argomentazioni che portano avanti gli storici in maniera documentata, NON DA ME.
      Se al posto di attaccare il ragionamento, si attacca il ragionatore, uno dei due diventa aggressivo, è ovvio.

      Le faccio un esempio concreto: per giustificare il nazismo in Germania, spesso si sente dire, e anche da fonti autorevoli, che la causa fu la famosa "iperinflazione di Weimar".
      E' un falso storico e se qualcuno lo scrive, io mica lo mordo: gli faccio gentilmente notare che lo studio X del Prof. Y dimostra chiaramente che è un falso storico. Gentilmente e pacatamente.
      Se a quel punto l'interlocutore mi manda affa.... mi incavolo sul serio perché sta insultando non ME ma la memoria storica e il lavoro degli storici. E' strano? Ok, allora sono strano.

      "La distruzione del passato, o meglio la distruzione dei meccanismi sociali che connettono l'esperienza dei contemporanei a quella delle generazioni precedenti, è uno dei fenomeni più tipici e insiemi più strani degli ultimi anni del Novecento"
      (Eric J. Hobsbawn, Il Secolo Breve, p.14)

      Chinacat

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    70. Alessandra12:11

      Caro Chinacat,

      Quello di cui parla lei piu' o meno lo conosco, nel senso che ho letto qualcosa. Leggo Bagnai, sebbene non assiduamente, il quale spiega in maniera coerente le ragioni della crisi - ma vede, io che l'euro fosse un disastro l'avevo capito prima di leggere Bagnai, non perche' sono un genio ma perche' ho visto i suoi effetti, evidentissimi, in Spagna, dove vivevo all'epoca. Ogni tanto, anche meno, leggo Barra Caracciolo; conosco Rinaldi ecc. ecc. Non ho negato che ci possano essere dei paralleli, soprattutto per quanto riguarda l'economia - non e' il mio campo e piu' o meno mi fido di coloro che ne sanno piu' di me. Pero' l'economia non e' tutto, ed il contesto e' molto diverso. Gliel'ho gia' detto cosa penso della storia e glielo ripeto: quella che comunemente s'intende per storia (2.000 anni o poco piu' a questa parte) e' un racconto di prevaricazione dell'uomo sull'uomo, con qualche variazione sul tema. Mi interesserebbe di piu' capire cosa e' successo prima, molto prima.

      Ho questa maledetta abitudine, di non prendere per olo colato tutto quello che leggo, ma di estrarne cio' che 'risuona' con la mia concezione della vita e del mondo, e ricomporlo nella maniera che trovo piu' consona a me. Neanche sto dicendo che la mia concezione va bene per tutti - va bene per me, e questo basta (a me). Che i tempi siano diversi, non ho dubbi: per gli ebrei e' il ritorno del messia, per gli indiani la fine del Kali Yuga, per gli Hopi la fine del Quarto Mondo e l'avvento del Quinto (e sara' un caso che si dice che stiamo entrando nella quinta dimensione, che per il momento e' solo un'astrazione matematica - ma i numeri raramente mentono), secondo il calendario Maya (in se' una prodezza astronomica perche' quella civilta' riusci', almeno 2.500 anni fa, a prevedere con estrema precisione tutte la fasi lunari, incluse le eclipsi - cosa non affatto facile - fino ai giorni nostri) la fine del Grande Ciclo, per i cristiani la realizzazione del regno di dio in Terra, ecc. ecc. In termini moderni, si parla di 'quantum leap', un cambio di prospettiva radicale - e la scienza va in questa direzione, tant'e' che si stanno costruendo i computer quantici, non piu' basati sul sistema binario: il superamento del dualismo.

      Percio' tutto quello di cui lei parla m'interessa (come tutto il resto) fino ad un certo punto, perche', vede, a me interessa risolvere i problemi - e sono d'accordo che l'uscita dalla moneta unica sarebbe, in parte, una soluzione ai nostri problemi economici. Ma non sarebbe la soluzione al problema di fondo, che e' la limitatezza del pensiero umano, il dualismo, appunto.

      PS: in quanto al punto 2): come vede, io di idee ne ho moltissime :-), pero' quello che dicevo in quel commento non era rivolto a lei ma a Matteo. O ha la coda di paglia?

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    71. Non pago cene per scommesse altrui.

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    72. @ BUFFAGNI

      Ma come: sono anni che paga (anzi, che paghiamo) tasse per ridare i soldi ai banchieri tedeschi... e non vorrebbe offrire una cena ad un simpatico nazionalista come me??? :)
      E che non si chiama nemmeno Fritz?
      Maremma tirchia...

      Chinacat

      A proposito di nazionalismo, casomai Le interessi qui c'è un intervento del Prof. Emilio Gentile su fascismo e nazionalismo:

      "Federzoni e la storia della destra italiana nella prima metà del novecento"

      https://www.radioradicale.it/scheda/105394/105869-federzoni-e-la-storia-della-destra-italiana-nella-prima-meta-del-novecento-org?i=1914615

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    73. @ ALESSANDRA

      Qui l'unica coda è quella del cane ma diciamo che preferisco sempre giocare a carte scoperte.
      Anche a me interessa risolvere i problemi ma dato che alcuni dei grandi problemi di oggi sono già avvenuti ieri, magari andare a vedere come sono stati affrontati e quali siano state le conseguenze, potrebbe essere un modo per iniziare a capirli.
      L'aspetto che personalmente trovo affascinante dei totalitarsmi è che hanno una costante: l'uomo ed il rapporto con il mondo che lo circonda. E questa percezione può essere alterata e/o modificata a piacimento, con le stesse tecniche, aggiornate e migliorate quanto vuole ma sono sempre le stesse perché l'uomo è sempre quello.
      Il Codice di Hammurabi ha non so quanti mila anni ma c'è più o meno tutto: i rischi di chi presta soldi, i doveri di chi li riceve, come pagare gli interessi e quando non pagare gli interessi.
      Ha più senso il Codice di Hammurabi che il Trattato di Maastricht.

      E con tutto il bene che posso volere ai Maya (la cucina yucateca è fantastica) oggi il problema da risolvere è uno: la nostra Nazione sta andando a rotoli, insieme ai nostri connazionali, all'interno di un quadro in cui le libertà costituzionali sono frantumate.
      E tutto questo fa paura, soprattutto a chi ha già visto questo film e più o meno sa come va a finire: molto male.
      Ecco, se si potesse evitare di finire male, sarebbe meglio no?

      Chinacat

      PS

      Mica solo i Maya:

      https://it.wikipedia.org/wiki/Monte_Alb%C3%A1n

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    74. @ ALESSANDRA

      Un ultima cosa.
      So bene che la parola "totalitarismo" non rende bene l'idea di quali siano stati gli effetti pratici nella vita quotidiana dei cittadini italiani o tedeschi. Ed è un peccato perché altrimenti quella parola ci farebbe più paura (e giustamente).
      Oggi mi è capitato di leggere questo: per insegnare le frazioni ai bambini si usava questo simpatico "problema":

      "La proporzione di sangue nordico-faliano del popolo tedesco è valutata in 4/5 della popolazione. Circa 1/3 di essa è composta da individui dai capelli biondi. Sulla base di questi dati, e considerando che la popolazione tedesca vanta 66 milioni di individui, quanti biondi ci sono in Germania?"

      E' così venivano educati i bambini nel Terzo Reich, quella che il Prof. Evans ("Il Terzo Reich al potere", pag. 249) chiama "aritmetica sociale". La fermata dopo è Auschwtiz, ovviamente.

      Come valutiamo i bambini nelle scuole di oggi? Con DEBITI e CREDITI.
      Ecco come funziona il "totalitarismo capitalistico": una poesia di Foscolo è un credito, non un sentimento. I Promessi Sposi, che qualcuno vorrebbe eliminare, non sono arte, non sono memoria storica, non sono emozioni: o sono DEBITI o sono CREDITI.
      Qual'è la prossima fermata?

      Chinacat

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    75. Alessandra10:49

      Da quel poco che ne so, il codice di Hammurabi (derivato probabilmente da piu' antichi testi) e' interessante perche' era prevista la cancellazione periodica del debito - se e' vero, significa che il denaro era considerato un mezzo e non un fine: insomma, siamo regrediti.

      Personalmente, le ripeto, la storia non m'interessa piu' di tanto: i problemi non sono stati affrontati ne' risolti, tant'e' che ce li ritroviamo ancora. Altrimenti non mi spiego com'e' che un popolo come quello ebraico, che ha subito tanti soprusi, adesso stia facendo la stessa cosa ad un altro popolo (non voglio alzare un polverone pero' io ho una carissima amica israeliana con la quale evito di parlare di questo tema perche' m'infastidisce la lagna quando si parla del passato pero' non si rende conto e/o trova mille giustificazioni sul presente, sebbene sia riuscita a farle confessare che la societa' israeliana e' profondamente razzista - mi fermo qui).

      La nostra nazione sta andando a ramengo. Vero. Se la puo' consolare, non credo che siamo i soli. E le ripeto, penso che sia una scelta (non sua, non mia, pero' evidentemente della maggior parte), per cui va bene cosi'. Non finira' male, finira' peggio.

      PS: conosco anche Fusaro - e' lui che parla di crediti usati in educazione, e piu' in generale dell'uso che is fa del linguaggio. Trovo a questo proposito molto interessante la Programmazione Neo-Linguistica.

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    76. Alessandra16:49

      A proposito dell'imbastardimento della lingua italiana (non credo che sia casuale, sebbene sia la prima a farlo - pero' me ne scuso e mi considero scusata perche' vivo all'estero ormai da anni per cui l'italiano e' quasi ormai la mia seconda lingua), ti segnalo un video divertente: https://www.youtube.com/watch?v=Wr2YJoQeYsE

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    77. @ ALESSANDRA

      Intanto grazie per il video: molto carino (RoMe&You... ma CHI cavolo ha avuto questa idea malsana???)
      Io per vivere uso l'inglese (faccio traduzioni o lo insegno) quindi amo sia la lingua di Shakespeare (ma anche di Muddy Waters) che quella di Dante.
      Sul perché gli "italiani" abbiano un complesso di inferiorità così sviluppato non so che dire; è un pò che ci penso su, cercando di capire qual'è l'origine ma non è affatto semplice.
      Sicuramente l'uso dei dialetti preclude ad una certa padronanza della lingua italiana e tutt'ora in molte regioni italiane il dialetto è la prima lingua ed insegnare l'inglese ad un ragazzino che fa fatica a parlare italiano è durissima.
      Credo però che rientri all'interno di quelle forme di complesso di inferiorità ed autorazzismo che hanno radici molto profonde nella nostra storia.

      "Un popolo diviso per sette destini,
      In sette spezzato da sette confini,
      Si fonde in un solo, più servo non è."

      Non si scrivono più cose come questa.
      E peggio ancora, se cerchi di insegnarla (per esempio ad un ragazzino romagnolo che si chiama TOMAS... no comment, please) capita di sentirti chiedere: si vabbè ma fa guadagnare crediti?
      Crediti?
      Dovrebbe darti i brividi, altro che i crediti, TOMAS!

      We will survive.

      Chinacat

      E guardi un pò da chi venne "difeso" l'italiano...

      "Me ne frego! Il Fascismo e la lingua italiana"

      https://www.youtube.com/watch?v=A7G-hnVVDiU

      Documentario dell'Istituto Luce sul tentativo del Fascismo di eliminare le parole inglesi dall'italiano, passando, per esempio, da COCKTAIL a CODA DI GALLO. Certo, dire "mi dia una coda di gallo" al bar è abbastanza surreale ma il tentativo fu fatto.

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  23. Grazie Barbara. Non sono medico né scienziato, ma ho vissuto abbastanza per accorgermi soltanto dal modo in cui una persona (pure gentile e politicamente corretta)mi si accosta che ha intenti violenti. Qui addirittura parliamo di iniettare obbligatoriamente dei polivalenti su bimbi di neppure 2 anni pena quello che sappiamo. Stiamo scivolando su una brutta china.

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  24. Sinceramente questi politici vaccinisti e medici scientisti mi fanno schifo.
    Vaccinare i bambini per l 'epatite b, rosolia, varicella, parotite, tante altre malattie inoque mi sembra da defficenti.
    Ormai basta vedere come hanno ridotto questi politici la maggioranza delle città italiane. E ci fa capire che siamo governati da dei defficienti in primis la magistratura.
    Io sono un operaio specializzato senza titoloni particolari da esibire, ma nella mia vita nessun conoscente e morto per queste malattie, salvo che i casi di meningite uno solo, ma alcuni sono morti per droga e alcolismo, forse sarebbe meglio mettere i soldi qui che nè vaccini.
    Quello che mi dispiace è che quasi più nessuno vuole bene all'Italia e all'Italiani, neanche ai bambini.

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    1. Dispiace molto anche a me che (quasi) nessuno voglia bene all'Italia e agli italiani, ma sai anche tu che i casi che ti sono capitati sotto gli occhi non costituiscono un argomento valido, nè pro nè contro.

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    2. http://www.epicentro.iss.it/problemi/morbillo/morb6-6.asp

      http://www.truenumbers.it/morti-droga-italia/

      Viaggiando velocemente in rete i dati trovati sulla morte di morbillo e da droga. Le proporzioni sono impari.
      La politica e la scienza dovrebbero combattere cosa?
      Mi sa che ha ragione lei Buffagni questa è una lotta di prepotenza dei minimalisti ...

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    3. Dei mondialisti globalisti lgbt

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    4. @Buffagni io sono un perito elettronico, di quando le schede elettroniche si saldavano a mano.
      Io non ho la pretesa di fare scienza e dico solo il mio pensiero.
      Ma neanche il governo ha pubblicato tutti i dati degli effetti collaterali delle vaccinazioni e tutte le conseguenze mediche delle malattie cui non ci si vaccina.
      Oltretutto tutti i padri e madri di famiglia, compreso io a suo tempo, è stato praticamente negato vedere il bugiardo del vaccino. A me sembra una pratica medica grave e scorretta.
      Spero che capisca il mio pensiero un po' alla carlona ma dello uomo medio.

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    5. Io di medicina ne so quanto lei. La sua preoccupazione però è legittima.

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    6. Anonimo15:16

      Nemmeno io sono un esperto di medicina ed in linea di principio sono per i vaccini e a favore dell'obbligatorietà di alcuni di essi.
      Tuttavia, debbo riconoscere che nelle modalità con cui "l'allarme" è stato proposto dai media, nel modo con cui l'ordine dei medici sta cominciando a radiare i dissenzienti e nelle misure sproporzionate se non assurde (tipo la privazione della potestà genitoria), previste dal decreto-legge, si intravede un approccio ideologico che non lascia presagire nulla di buono.
      Non è facendo delle vaccinazioni un "ismo", il modo migliore per tutelare, secondo me, la salute dei cittadini.

      Blucher.

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  25. Credo che lei non abbia idea del fatto che di quello che mangia di naturale non esiste assolutamente nulla, quantomeno come prodotti della terra.
    Se invece si nutre solo di cacciagione ha tutta la mia stima di cacciatore, e quindi per lei il discorso non vale.

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  26. "...limited evidence from both animal research and Gulf War epidemiologic studies indicates that an association between Gulf War illness and receipt of a large number of vaccines cannot be ruled out"
    "Receipt of multiple vaccines over a brief time period, prior to and during deployment, has also been suspected as a possible contributor to Gulf War illness."
    "All vaccines are known to produce, in some individuals, transient, local reactions such as redness or swelling at the injection site. Less commonly, vaccines can produce systemic and/or prolonged effects. Very serious reactions can also occur, usually in a very small number of individuals who have an atypical
    reaction to some component of a vaccine. In the U.S., the Vaccine Adverse Effect Reporting System (VAERS) was established in 1990 as a nationwide reporting system for adverse reactions to vaccines.
    Co-administered by FDA and CDC, it provides a passive surveillance system that is useful for flagging unexpected events. The VAERS cannot be used to ac
    curately determine rates of adverse events, since it depends on reports submitted by healthcare providers, vaccine manufacturers, and patients. Since 1995, the Department of Defense has required that all adverse reactions to military vaccinations be reported to VAERS. This includes any event requiring hospitalization or that causes the recipient to miss more than 24 hours from duty"
    Research Advisory Committee on Gulf War Veterans’ Illnesses Gulf War Illness and the Health of Gulf War Veterans: Scientific Findings and Recommendations
    Washington, D.C.: U.S. Government Printing Office, November 2008
    https://www.va.gov/RAC-GWVI/docs/Committee_Documents/GWIandHealthofGWVeterans_RAC-GWVIReport_2008.pdf


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  27. cosa riferiva al Senato la commissione parlamentare d’inchiesta “sui casi di morte e di gravi malattie che hanno colpito il personale italiano impiegato all'estero”, martedì 7 dicembre 2010:
    “Riassumendo, le nostre indagini tecnico-scientifiche, hanno escluso la presenza di danni attualmente evidenziabili con le tecniche usate e riconducibili a tossicità chimica e/o a contaminazione radioattiva da Uranio Impoverito in tutti i soggetti esaminati” (p. 19).
    Testo completo dell'intervento del prof. Franco Nobile, Consulente della Commissione – oncologo, Presidente della sezione provinciale di Siena della Lega italiana per la lotta contro i tumori (p. 31 e sgg.):
    Non vorrei buttare il sasso in uno stagno, peraltro più vasto di un Oceano ma sono sempre di più i ricercatori che attribuiscono a queste immunodeficienze, provocate dalle estese campagne vaccinali, non solo l’aumento delle allergie ma anche delle malattie autoimmuni, provocate dalle disorganizzazione del sistema immunitario disturbato dei vaccini. Imponente è la letteratura scientifica da cui emergono considerazioni e studi che lasciano sospettare possibili correlazioni tra vaccinazioni e tumori. Solo a titolo esemplificativo citiamo: ricercatori dell’Università di S. Francisco tra l’88 e il ’95 evidenziarono come uno dei fattori di aumentato rischio linfoma era la vaccinazione antipolio. Dati poi confermati, sempre su migliaia di casi, da ricercatori tedeschi, belgi, scandinavi ed italiani anche per altri tipi di vaccinazioni. Sin dagli anni ’60 era ammesso che alcune vaccinazioni possono indurre tumori se si realizza la concomitanza con altri fattori ambientali sfavorevoli.
    Alcuni test pilota, condotti su un campione molto ristretto di militari mai andati in missione, e su un gruppo di pari consistenza di reduci da più missioni, pur nella loro ridotta rilevanza statistica, hanno evidenziato una frequente alterazione immunologica, fortemente suggestiva di immunodepressione. Se tali risultati preliminari venissero confermati su ampia scala, significherebbe che senza opportune misure preventive il personale militare in condizioni di immunodepressione potrebbe essere esposto al rischio di contrarre vari tipi di malattie.
    Si è posto pertanto il problema di individuare le cause o concause che hanno potuto provocare la caduta dei poteri immunitari nei militari esaminati, e le ricerche sulle possibili cause di tali anomalie si sono rivolte prioritariamente verso i vaccini.
    Occorre doverosamente far presente che un aspetto assolutamente certo e riscontrabile in tutte le vaccinazioni consiste nella soppressione post-vaccinale delle difese immunitarie di durata variabile, con un massimo di caduta dei linfociti 10 giorni dopo l’inoculazione. Dalla letteratura scientifica risulta che un vaccino diminuisce l’immunità mediata da linfociti del 50% e due vaccini contemporaneamente del 70%.
    (…) il supervaccino creato per il morbillo nel 1989 risultò causare una super-soppressione (da 6 mesi a 3 anni) del sistema immunitario, causando anche dei decessi. Nel 1992 l’OMS ritirò tale vaccino dal mercato.
    (…). Ci preme sottolineare subito e con forza gli innegabili ed enormi progressi compiuti contro le malattie infettive dopo la scoperta delle vaccinazioni, il cui fine ultimo è l’eradicazione di malattie devastanti come il vaiolo e la polio, mentre quello intermedio è la loro prevenzione, individuale e/o di intere popolazioni.

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  28. http://it.salute.narkive.com/t5PKJSl4/vaccino-mpr-la-storia-non-si-cancella che era stato ritirato perchè provato che creava meningite.
    Come è la legge americana sui rimborsi ecc.
    Guardatelo almeno e cercate di verificare se quello che racconta ha dei riscontri.
    piperinik

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  29. ...(…) Consentitemi di prendere per buona l’innocuità dei costituenti dei vaccini, anche se, in verità, non sembrerebbe esatto con assoluta certezza. Basti ricordare, per esempio, i sospetti avanzati ricorrentemente sui vari componenti elencati nel foglietto di accompagnamento e che variano secondo le aziende: dagli antigeni vivi, attenuati o uccisi, agli agenti coniugati, dai conservanti e stabilizzanti, agli adiuvanti (per i quali per farli “adiuvare” di più e prolungare l’effetto si ricorre a metalli pesanti come il mercurio (solo l’Italia non l’ha ancora vietato) e l’alluminio, pericolosi per la salute dei vaccinati). I metalli pesanti sono tossici perché penetrano nell’organismo con cibi, bevande, farmaci, aria respirata, per contatto e si accumulano in ossa, fegato, rene, sistema nervoso e grasso, bloccando importanti reazioni enzimatiche, alterando il metabolismo e gli scambi energetici fino a provocare malattie autoimmuni, e malattie cronico-degenerative come l’autismo, la sclerosi multipla, il Parkinson, l’Alzheimer e forse certi tipi di tumore. Le intossicazioni più frequenti sono da piombo, arsenico, cadmio, alluminio e mercurio. Gli ultimi due metalli sono presenti come adiuvanti in diversi vaccini. Sottolineiamo che eventuali danni da vaccini rappresentano un problema comune a tutta la popolazione vaccinata, sia civile che militare.
    (…). Probabilmente, proprio in relazione al possibile verificarsi di tali eventi avversi, le stesse aziende produttrici di vaccini dichiarano nei loro foglietti illustrativi di non aver provveduto a testare e a valutare la potenziale cancerogenicità dei vaccini commercializzati. Nessuna azienda produttrice effettua indagini a medio e a lungo termine per sapere se i vaccini, che oggi sempre più spesso vengono prodotti geneticamente modificati, possano rappresentare una concausa per l’insorgenza di talune patologie o provocare mutazioni genetiche. La formula riportata è la seguente : “Non è stato valutato per questo vaccino il potenziale carcinogenetico, mutagenico e i potenziali danni sulla fertilità”. Altre aziende usano più o meno la stessa dizione, magari aggiungendo “di non aver fatto studi a lungo termine neanche sugli animali”.
    Anche il nostro Istituto “Mario Negri” di Milano ha appurato che le vaccinazioni antipolio e antibc facevano aumentare il rischio di linfoma (LH e Non LH) (European Journal of Cancer prevention del febbraio 2000).
    Ma anche se segnalazioni del genere si susseguono da parecchi decenni, mai sono state correlate fra loro, e non solo non vengono svolti, ma neppure richiesti studi approfonditi e metodologicamente significativi. Anzi, a partire dagli anni ’90 questo genere di pubblicazioni scientifiche sembrerebbe in diminuzione come se nessuno volesse assumersi la responsabilità di porre un così pesante interrogativo sulla consolidata (e remunerativa) pratica delle vaccinazioni di massa, civili e militari, dell’ordine di diversi miliardi di dosi.

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  30. (…) Attualmente non esiste alcun monitoraggio comune dei programmi di vaccinazione in Europa volto a valutare l’efficacia e la sicurezza. Non ci sono dati raccolti in base ai quali identificare le eventuali differenze che potrebbero sorgere nei Paesi dell’UE in seguito a diversi modi e tempi di somministrazione del vaccino”.
    Il relatore raccomanda l’istituzione di un “Osservatorio permanente e informatizzato degli eventi avversi post-vaccinali”, spiegando che “questo sistema di sorveglianza dovrebbe servire a consentire le cure ad ogni singolo caso; ad accertare se un dato evento avverso possa essere attribuibile ad un reale rapporto di causa-effetto con un vaccino oppure ad un semplice rapporto temporale; aggiornare le informazioni disponibili sulla sicurezza e la reattività dei vaccini sui rischi-benefici e sulle controindicazioni; modificare eventualmente i criteri di utilizzo dei vaccini; fornire ai militari una corrette informazione sulla frequenza e sulla gravità degli effetti indesiderati dovuti alla vaccinazioni”.
    http://www.senato.it/documenti/repository/commissioni/uranio16/Stenografici/Stenografico_%2020101207_definitivo%201a%20bozza.pdf

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  31. Caro, per merda mi riferisco agli ogm, al grano disseccato col glifosate che giunge dal Canada. Anche tutto quel biologico importato dall'est Europa, e sicuramente la frutta estera, che può essere importata con una semplice autocertificazione che nel paese di origine non sono stati usati prodotti vietati dai disciplinari italiani. Poi naturalmente dovrebbero esserci i controlli. Certo. Ci sono sicuramente in ogni camion e nave che arriva, non crede? Poi so benissimo che certi prodotti chimici sono preferibili ai sistemi biologici, almeno per quanto riguarda la frutta, la verdura e i cereali.

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  32. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  33. Lei mangia pastasciutta?

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  34. https://www.youtube.com/watch?v=ZmfEAAO9G9o Forse questo video può essere integrativo del post.

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  35. E' scabroso lo Stato obblighi alla vaccinazione: del resto, leggendo i commenti ci si potrebbe convincere gli italiani abbiano i governanti si meritano. Guardare Vaxxed senza private ribrezzo intellettuale significa avere un IQ a due cifre. Da oggi per i miei 15 minuti di letture bizzarre e ridicole penso mi dedichero' ai siti creazionisti, ben piu' divertenti, e a modo loro addirittura piu' logicamente coerenti: in ogni caso, infinitamente meno tristi. Temo nemmeno il genio strategico Militare del Buffagni potra' salvare la Patria (ma l' avra' Fatto il Militare il Nostro? Scoprire si tratti di un Don Chisciotte varesotto, deviato dal corso di ufficiale di complemento, sarebbe per me la delusione finale!). Comunque, grandi, sempre uno spasso leggervi.

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    1. Non sono un genio, non sono varesotto, non sono militesente o riformato. Su col morale, caro Peppiniello, non si butti nel disfattismo.

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  36. "Barbara vergognati! Il morbillo uccide!" cit.

    Non sono su twitter perchè non reggerei frasi del genere senza fare danni, ti basti sapere che ti stimo per ciò che scrivi.
    Certa gente capisce da una parte i ragionamenti critici e scientifici di Bagnai ma non riesce a fare lo stesso con la medicina...mah. Viene il dubbio che abbiano da guadagnarci qualcosa?

    E comunque nello Yemen anche se li riempissimo di vaccini morirebbero ugualmente. La soluzione alla povertà (anche a quella in arrivo da noi secondo Bagnai) non sono i vaccini.

    Continua così. Magari un giorno verrò su twitter ad sostenerVi.

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  37. Anonimo12:33

    Brava Barbara precisa e coincisa. Zu molte cose non ci troviamo d'accordo ma alla fine in futuro ci incontreremo nella stessa strada e quando c'è da proteggere il bene comune gli uomini di buona volontà, i non psicopatici devono unirsi.
    Una cosa utile da fare per chi non lo ha già fatto è firmare questa petizione da mandare al codacons (che già si è espresso in maniera negativa riguardo questa liberticida proposta di legge) ed appoggiata da vari deputati e politici (lo preziso perchè spesso change.org propone decine di petizioni al giorno francamente inutili visto che tutti possono crearne qualcuno. Siamo già a quasi 70mila firme in meno di una settimana, è pur sempre un segnale:

    https://www.change.org/p/raccolta-firme-a-sostegno-del-codacons-contro-il-decreto-legge-sui-vaccini

    Lore

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  38. Anonimo20:22

    perché tutte le
    nazioni sono state sedotte dalle tue malìe,

    è un passaggio di apocalisse dove al posto di malìe in greco c'è scritto pharmakeia.
    a me basta questo per capire che vogliono ucciderci tutti.

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  39. guidino20:23

    perché tutte le
    nazioni sono state sedotte dalle tue malìe,

    è un passaggio di apocalisse dove al posto di malìe in greco c'è scritto pharmakeia.
    a me basta questo per capire che vogliono ucciderci tutti.

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  40. ho letto la gran parte dei commenti e ne sono usciti tanti, visto il tema dello scritto. non me ne intendo di medicina ma dico quello che penso in generale sul delicato tema dei vaccini.
    il punto principale è uno e cioè che fare 3-6 vaccini in un colpo solo "forse" non è il massimo. e questo è a quanto pare scientificamente provato. a questo punto la cosa migliore è fare singoli vaccini e forse si risolverebbe la gran parte del problema. questo si può fare con costi (credo) simili all'altro metodo ma con un rischio molto più basso. e allora se così non si fa e non si vuole fare c'è sotto qualcosa, e a maggior ragione la gente, i populisti, o chiamateli come volete fanno bene ad opporsi. quando i poi leggo che i medici sono i primi spesso a non vaccinare i figli veramente mi sorge più di un dubbio. quindi è inutile litigare su quello che c'è scritto su wikipedia (!!!) ma vi rendete conto? ci sono riviste scientifiche e altre fonti molto più autorevoli. e poi, diciamoci una cosa: questo governo in particolare ci ha fottuto in ogni modo possibile e immaginabile con tutti i mezzi che ha potuto, credete veramente che adesso quello che fanno lo fanno per il ns bene?!
    dai, siamo seri.. ci hanno già detto che ci vogliono morti di fame, divisi, invasi, fate 1+1 e vedete che sotto c'è sicuramente qualcosa, e strano ma vero ha come scopo il fotterci, di nuovo...

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  41. @roberto buffagni. Grazie mille per il tuo ragionamento e per le tue conclusioni. La "c" e la "d" mi trovano molto d'accordo. Sono un sociologo, uno studioso e un pratico della propaganda e riconosco un modus operandi in questa legge Lorenzin che tocca corde inquietanti. In particolare l'attacco alla patria potestà mi sembra un nuovo livello dello scontro, un'azione di guerra cognitiva verso gli ultimi rimasugli di quel contropotere che è la famiglia. Resistere è sempre più faticoso.

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